home Cultura Bioresistenze. Quando l’agricoltura diventa condivisione sociale.

Bioresistenze. Quando l’agricoltura diventa condivisione sociale.

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Salvaguardia per l’ambiente, fonte di cultura dell’alimentazione, elemento primario di difesa del suolo e legalità. L’agricoltura è questo e molto altro, secondo “Bioesistenze”, il docufilm realizzato dal regista Guidi Turus e proiettato ieri sera, venerdì 19 agosto, nella sede di Latina Bene Comune.

Ad introdurre la serata l’assessore alle attività produttive, Felice Costanti che ha marcato a più riprese l’importanza dell’ agricoltura intesa come sinergia d’attività anche a Latina: ”La nostra città è nata e continua tutt’oggi a vedere il suo futuro nell’agricoltura. Quest’attività deve essere volano per valorizzare il territorio dal punto di vista paesaggistico, per far conoscere le eccellenze culinarie ed enogastronomiche provenienti dalla terra, e realizzare un turismo intelligente e compatibile con le risorse”.

I frutti della terra, se “ben coltivati”, fanno decollare economia. Per Costanti: “E’ fondamentale difendere i mercati contadini, facendo emergere dall’ “amalgama indifferenziato” del prodotto “da banco”, la tipicità delle pregevolezze da valorizzare e far conoscere. Tutto questo, accompagnato da politiche di aiuto alle aziende in difficoltà per l’accesso al microcredito, contribuirà a potenziare l’economia agraria.

A seguire, è intervenuto il regista Guido Turus che ha realizzato il documentario proiettato lo scorso anno all’Expò di Milano per conto della Cia, confederazione italiana agricoltori. “Provando a raccontare l’agricoltura, ciò che mi ha più colpito è che ognuno degli imprenditori agricoli intervistati ha, a suo modo, definito il coltivare la terra, un’attività sociale. Alcuni davano più importanza alla tutela paesaggistica, al conservare e preservare le biodiversità, altri invece vedono l’agricoltura come resistenza all’illegalità visto il proliferare delle agromafie. Comunque l’agronomia significa, per chi lavora in questo campo, dare il proprio apporto al bene Comune”.

“Terra come bene comune dunque”. Con queste parole, al termine della proiezione, è intervenuto anche il Sindaco Damiano Coletta che ha aggiunto anche “acqua bene comune, per la quale si è aperta una vera battaglia politica”.

Impegnarsi nell’agricoltura per Coletta è un atto politico. “Secondo gli imprenditori intervistati questa attività ha due braccia, la rabbia ed il coraggio, io mi permetto di aggiungere anche due gambe, impegno e partecipazione”.

Il sindaco ha poi aggiunto di aver avuto proprio nelle ultime ore di ieri un incontro con il responsabile della Proloco di Latina, con il quale si augura di poter realizzare e mettere a regime le idee scaturite. “Perché Latina non debba più essere Periferia di nessun Centro” – ma città aperta ai flussi turistici più variegati- ha detto Coletta.“Mi auguro che momenti come questo, organizzato in collaborazione con la Cia, si ripetano a stretto giro e anzi si trasformino in percorsi formativi di più giorni”. “Raccogliamo la sfida?”. E’ questa l’ultima richiesta del Primo Cittadino e, con una stretta di mano al regista, anche preludio di intese future con la Cia.

Ufficio stampa Latina Bene Comune