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Martedì 15 novembre, il punto di LBC

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Siamo nella sede di Latina Bene Comune, martedì 15 novembre, all’indomani dei fatti che hanno scosso la città, quasi un terremoto.  Le notizie sono su tutti i giornali e sui TG locali e nazionali.  In sede ci sono consiglieri e assessori di LBC, attivisti del movimento, soci e cittadini, come spesso accade: “Il movimento è aperto alla partecipazione – ribadisce Pietro Gava, segretario – i nostri incontri sono aperti alla cittadinanza, più c’è partecipazione più cresce la nostra comunità”. Ed oggi è un giorno particolare, quanto accaduto è palpabile e alimenta i discorsi di tutti in sede, lo stupore in parte è stato sostituito da un senso di liberazione per una città che era visibilmente stanca. Pietro Gava ricorda ai presenti: “Durante la conferenza stampa del 2 ottobre, in occasione della mia presentazione a segretario di LBC, insieme al Sindaco Damiano Coletta abbiamo parlato di un sistema Latina, ciò nonostante qualcuno aveva continuato a minimizzare o addirittura aveva interpretato queste parole come un cercare giustificazioni per nascondere la propria incapacità”. “Cambiare libro dipende da un cambiamento della macchina amministrativa”, aveva detto il Sindaco Damiano Coletta, parole che oggi trovano conferma nei fatti… “poi chiaramente – prosegue Pietro Gava – noi siamo garantisti, e dobbiamo in questo momento avere tutti la capacità di sentire la responsabilità perché la città ne esce male, siamo felici che la Giustizia stia facendo il suo corso, ma  non possiamo essere felici per gli anni che abbiamo alle spalle e per come oggi la nostra città è raccontata.  L’orgoglio che noi dobbiamo avere è quello di avere rialzato la testa e dobbiamo cercare di metterci sui binari giusti….”  e ancora “alla luce di quanto ascoltato in conferenza stampa stamattina ho chiamato il senatore Vacciano al quale mi è sembrato ragionevole dire grazie per il lavoro svolto, al di là dei meriti politici, che poi possono essere rivendicati da una parte o dall’altra, per la sua interrogazione che nasce anche dal lavoro degli altri…” infine conclude “ noi siamo un comitato di liberazione locale, ci sono stati rubati tanti anni ma noi il libro lo abbiamo cominciato a cambiare dal 9 giugno e adesso scriviamo dei bei capitoli!”.

Prende la parola il presidente vicario Marino Sabatino, lo stesso ricorda : “In RinascitaCivile, con il gruppo servizi sociali, più volte provammo ad interloquire con alcuni di questi personaggi che erano allora nell’amministrazione comunale, erano loro gli interlocutori e quindi rivolgendoci a loro provavamo a fare qualcosa per il bene della città, ma l’unica cosa che portavamo a casa erano quei sorrisetti di sufficienza, che ci facevano sentire come quelli che andavano là a far perdere tempo, un tempo che ci veniva concesso, calato dall’alto, perché avevano ben altre cose da fare… ed effettivamente avevano altro da fare.  Per chi come noi ha fatto politica da più anni, nell’accezione buona e vera del termine, questi fatti di oggi sono la dimostrazione di un teorema “sistema Latina” che continuavamo a ripetere da tempo… ecco perché poi siamo andati a fondare Latina Bene Comune, e la cittadinanza qui ha deciso di cambiare libro prima che avvenisse tutto quello che è successo”.  Si susseguono diversi interventi di soci, cittadini… e infine arriva il sindaco Damiano Coletta: “Sapevo che sarebbe dovuto accadere. È un fatto grosso, clamoroso, è inutile che ce lo nascondiamo, ci sarà un’altra ondata, le indagini proseguono. È stata una conferma per noi di questo sistema Latina, che un po’ sapevamo che esisteva ma che poi ho toccato con mano perché, stando dentro, delle cose te ne accorgi. La macchina amministrativa ha una sua inefficienza perché rientra in questo contesto. Per es. la nostra posizione molto dura sulla piscina adesso risulterà più chiara, dovuta a quel contratto che non poteva essere accettato da una persona che fa parte della pubblica amministrazione e che deve tutelare gli interessi della pubblica amministrazione e della collettività. In dieci anni nessuno si è degnato di fare la separazione delle utenze, per cui quando abbiamo deciso di intraprendere quella linea era proprio perché volevamo arrivare allo scontro con il concessionario, quindi pensavamo di fare un esposto in Procura per la parte che riguardava noi, ma  quel contratto era già arrivato in Procura. Abbiamo dovuto fare  una scelta impopolare perché giustamente ci sono le società sportive, tutto il movimento natatorio che giustamente rivendicavano l’uso della piscina, un danno ingiusto che veniva prodotto, ed anche per questo ritengo ci sia stata una accelerazione sulle indagini. Mantenere la barra dritta su questo non è stato facile e ci fa onore. Adesso sarebbe bellissimo ottenere una revoca della concessione e restituire un patrimonio alla comunità, sarebbe il giusto lieto fine auspicato.” “Comunque le questioni da affrontare ancora sono tante – ricorda il sindaco- la metro, per la quale siamo andati a Roma al Ministero, il cimitero, Acqualatina, il caso della LatinaAmbiente…”  peraltro il Comune in alcuni settori risulta adesso privato di dirigenti e funzionari, questa condizione è stata anche spiegata dall’assessore alle attività produttive Felice Costanti, settore nel quale alcuni progetti da presentare in Regione, arrivati a scadenza, si sono dovuti ri-istruire, ma alcuni dati sono rimasti nei computer dei dirigente e funzionario che ora non sono più al loro posto. A tale proposito il Sindaco ha concluso raccontando dell’incontro che ha voluto con tutti i dipendenti comunali, rivolgendo loro parole che hanno richiamato all’orgoglio del proprio ruolo : “Siamo tutti storditi per quanto sta accadendo in queste ore, siamo garantisti e stiamo aspettando che la Giustizia faccia il suo corso… adesso dobbiamo far ripartire questa città e dobbiamo farlo grazie a voi, agendo con orgoglio per l’incarico che avete, nonostante le difficoltà, nonostante i disagi”. È allo stesso orgoglio che vogliamo invitare i cittadini, per riscattare tutti insieme questa città.

Ufficio Stampa LBC