home Testimonianze Contributo inviato da Antonio Sorabella

Contributo inviato da Antonio Sorabella

2382
0
CONDIVIDI

Non si può stare sempre a guardare bisogna osare.
Ecco questo scrivevo quando abbiamo fondato LBC e mi sono candidato, rammento ancora le parole, a volte anche gli scherni di chi non credeva in noi. Poi il 19 giugno con tutti in corteo che gridavamo “Latina libera” già si sapeva che il difficile era oltre quel voto. Eravamo i cavalieri che fecero l’impresa, ma da quel momento bisognava togliere l’armatura ed iniziare,  tutti contro, fucili puntati e dita indicatorie. Già da tempo ripensavo, ma perchè una persona schiva ed introversa come me ha sentito  il bisogno e la necessità di provare a dare una spallata “Per anni  ho visto governare questa città da spettatore- Ho assistito ad un declino, civile, politico, sociale e morale. Una caduta libera, inarrestabile ed inarrestata, di cui tutti hanno sotto gli occhi gli effetti, dove tutti criticavano, parlavano, ed alla fine hanno votato chi ha fatto “favori” o il “meno peggio”. Guardiamoci attorno cosa ha portato questo, guardatevi tutti attorno, pensate a quanto ci sono costati questi cosiddetti “favori” , un vantaggio momentaneo che ha poi portato, sommato a tutti gli altri, a non poter fare più nulla, a non avere servizi sociali, a non avere un futuro per noi e per i nostri figli e nipoti. Chi ci ha preceduto ha bruciato il futuro della città, ha bruciato il nostro presente”. Appena insediati al Comune è come se il male assoluto fosse diventato LBC, scavare nella presunta non conoscenza di procedure, oppure di figli, di mariti, di zii di amministratori che hanno qualche loro problema da risolvere e questi fatti fossero il totem a cui attaccarsi con richieste di DIMISSIONI “dovete andare via”. LBC ha scoperto la pentola ed ha visto che il cibo era stracotto ed andato a male, il fetore si sentiva da chilometri ma in molti si sono tappati il naso, saltando sul carro, come nel caso del Latina calcio. La miccia era accesa da tempo, una miccia lenta, nata dall’arrivo di un nuovo questore, dalla salita del M5S in parlamento con le interrogazioni e le denunce di Vacciano, Simeone e Jannuzzi. Ora la bomba è deflagrata, il varco è aperto nel muro di gomma. “Io, insieme a tanti altri abbiamo deciso di dire BASTA, BASTA a chi fa politica solo per tornaconto personale, basta a favori e favoritismi, basta a procedure nebulose e contorte che hanno generato quei mostri di cemento che vediamo. Basta al fatto che la gente non possa e non debba sapere nulla di ciò che gli capiterà tra capo e collo”. Ora anche l’antimafia riporta il caso Latina in primo piano … ora? Non so se a Latina come a Fondi è ipotizzabile l’associazione a delinquere di stampo mafioso e a prescindere dal fatto penale, che potrà portare  meno a delle condanne,  il “Sistema Latina” che esisteva ed in qualche modo ancora esiste, deve essere estirpato dalla radice e finalmente, tutti gli onesti che sono dentro la macchina amministrativa del Comune e la parte sana della città, vedano rifiorire l’albero della civiltà, possano avere i servizi di cui hanno diritto e per cui pagano le tasse. Ma noi siamo come dopo un terremoto dove tutto contabilmente, amministrativamente e socialmente è stato raso al suolo, dove la cassa dei soldi pubblici è stata depredata dagli sciacalli e quindi ora tutti noi non dobbiamo stare a guardare, ma facendo una catena dobbiamo collaborare e circondare idealmente non solo piazza del Popolo con una catena umana, ma tutta Latina e ricostruire questa città tutti assieme, smettendola di stare solo a guardare e giudicare. Tutto è cambiato ma per dare un senso occorrono cose visibili, per quello con il disastro che ora anche la stampa riconosce, servono tende e cucine da campo, occorre l’unione di tutte le forze politiche e dei cittadini.

Antonio Sorabella