Oggi nella Commissione “Governo del territorio” abbiamo approvato il nuovo regolamento sulla Toponomastica, tappa finale di diversi incontri di studio del vecchio regolamento del 2004, di approfondimenti della tematica e di analisi della situazione di partenza.
Il Presidente della commissione Celina Mattei già nel mese di settembre si era attivata per ridare protagonismo ad un settore trascurato (eppure importante) collocato all’ interno dei servizi demografici.
L’analisi dell’esistente aveva evidenziato le seguenti criticità: personale addetto assente (1 solo addetto,capo UOC), che si poteva dedicare al servizio solo per poche ore a settimana), un servizio che di fatto era un contenitore vuoto, assenze di risorse economiche specifiche , numeri civici in alcuni casi confusi, mancanza o addirittura sovrapposizione di vie e soprattutto l’assenza di corrispondenza fra dati risultanti all’ Amministrazione e stato reale dei luoghi.
Queste discordanze, da eliminare, continuano a generare errori di consegna di ogni tipo di comunicazione istituzionale: di visite fiscali, di atti giudiziari, di notifiche varie (anche di tasse e tributi) e persino dei preziosi screening preventivi e degli accessi al paziente da parte della guardia medica.
Al servizio sono state date ora delle gambe: la Dirigente Antonella Galardo e la funzionaria Avv. Alessandra Pacifico.
Il presidente della Commissione Celina Mattei ha inoltre precisato: “la toponomastica svolge anche un ruolo culturale poiché oltre a costituire il metodo più immediato per rappresentare un immobile nel territorio, necessitando di indagini e studi di fenomeni legati alla popolazioni e alle realtà produttive, tende alla valorizzazione della storia del territorio interessato avendo cura che le nuove denominazioni rispettino l’identità culturale e civile della città”
Non è secondario puntualizzare che la volontà di tale valorizzazione era stata già presentata nella seduta della commissione del 24 gennaio 2017 dall’ Arch. F. Tetro che, invitato, ha illustrato la proposta fatta anche in collaborazione con il movimento LBC, forum cultura, di creare percorsi culturali tra le strade del Comune e di apporre targhe ricordo di denominazioni originarie legate alla bonifica o a fatti storici.
La città deve secondo noi riappropriarsi del suo passato nel modo più giusto ovvero quello capace di creare quel senso condiviso di appartenenza ancora poco presente nella nostra città.
Naturalmente tutto ciò sarà in sintonia con specifici sistemi informatici per il supporto operativo alla gestione dei dati anagrafici del Comune.
Possiamo dire dopo anni di trascuratezza amministrativa in questo ambito, durante i quali è avventa peraltro una notevole espansione urbanistica, questa Amministrazione colma un vuoto e dà un impulso ad un settore fondamentale per i cittadini e la città.
Nell’ambito della stessa commissione è stata anche approvata all’unanimità la proposta nazionale di delibera “Progetto 8 marzo, tre donne tre strade” che impegna il Sindaco e Giunta ad intitolare le prossime 3 vie/piazze/giardini a 3 donne: una che si sia distinta a livello locale, una a livello nazionale, una a livello internazionale. La modalità per la scelta di tali nomi non è stata ancora precisamente individuata ma sarà sicuramente di tipo partecipativo nella quale la cittadinanza potrà offrire il proprio contributo alla realizzazione di tale importante iniziativa.
Celina Mattei e Marina Aramini, consigliere LBC
