LA NORMALITA’…SARA’ DAVVERO UNA RIVOLUZIONE
Si scoprono sempre nuovi pesanti fardelli sui quali questa amministrazione deve agire per ricondurre la vita amministrativa alla normalità, processo che non può eludere, piaccia o non piaccia agli avversari politici, la triste analisi dell’esistente.
Purtroppo non basta dire “ci ha bocciato l’elettorato” o “adesso basta rivangare”.
Sarebbe bellissimo non aver bisogno di vanghe, ma il futuro si costruisce sui prodotti del passato presenti oggi, altrimenti sarebbe tutto a dir poco illogico (così come è stato sino ad oggi).
E’ questo che l’incontro molto esaustivo dell’ Ass.re Antonio Costanzo ci ha posto oggi all’attenzione:
A)ALCUNE (ma proprio alcune) CRITICITA’
1)L’attuale ordinamento dei servizi risale in gran parte al 1995 e le successive modifiche estemporanee, calate dall’alto senza una visione d’insieme (dettata oggi dalle Linee Programmatiche di questa Amministrazione) e senza esplicitazione di obiettivi strategici e di chiare responsabilità. Uno dei motivi dell’esistenza di vecchie problematicità nella valutazione della performance dei dirigenti.
2) Mancanza di un controllo di gestione strutturato.
3)Trascurato un protocollo informatico: la gestione documentale è inesistente, manca la gestione del protocollo informatico
4)Sia l’Avvocatura che il Collegio dei Revisori (verbali del 2016) affermano rispettivamente di una incombente massa debitoria di rilevante consistenza e patologico fenomeno dei debiti fuori bilancio.
5) Assoluta carenza di personale: 512 a fronte di una esigenza “rivisitata”di almeno 850 unità (il vero numero dovrebbe essere 1000). Cosa vecchia, si dirà, vero. Ma finora solo lamentata e MAI affrontata.
B)PERCORSO INTRAPRESO. ALCUNE TAPPE
1)Analisi accurata della micro-organizzazione e della divisione del lavoro
2)Macro-organizzazione e mappatura dei processi con indicatori di prestazione
3)Aggiornamento dei Regolamenti esistenti e nuovi Regolamenti
4) Valorizzazione del personale (sin da subito coinvolto in un processo di mappatura delle competenze).
5)Formazione non solo “specialistica” e di settore. Non dimentichiamo che la formazione è la prima leva strategica verso il cambiamento e l’innovazione
L’Ass.re Costanzo ha esposto il suo documento fornendoci molte altre informazioni tra cui l’effetto dei fallimenti degli investimenti (Metro, Terme, Intermodale, Cittadella Giudiziaria, porti…) con conseguente “pesantezza della situazione debitoria non ancora iscritta in bilancio”.
La rivoluzione della normalità richiederà del tempo ma è iniziata e pur con mille difficoltà (le zavorre pregresse) andrà inesorabilmente avanti.
Marina Aramini, consigliere LBC