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Approvazione del bilancio: “due giorni di intenso esercizio democratico che ho vissuto con fatica ma con grandissima soddisfazione”, Emanuele Di Russo, consigliere LBC

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Il mio primo Bilancio

24 ore di Consiglio e una 70ina di votazioni per deliberare il primo Bilancio Armonizzato Comunale della nostra città, un bilancio simile nella struttura a tutti quelli degli enti pubblici Italiani e per questo confrontabile con altri Comuni.

Due giorni di intenso esercizio democratico che ho vissuto con fatica ma con grandissima soddisfazione nel confronto e nella dialettica sull’idea di città che le varie forze politiche hanno rappresentato. Si, perché attraverso i vari documenti programmatori di azioni e interventi e attraverso l’allocazione delle risorse si indica la strada per la concretizzazione delle nostre idee.

Idee e soprattutto istanze che meritano tutte assoluto rispetto. Così come lo meritano tutti e tutte coloro che hanno speso il loro tempo nel raccoglierle, sintetizzarle e rappresentarle. Compresi assessore al bilancio e sindaco che hanno chiuso i lavori all’una di notte in assenza degli interlocutori (i consiglieri di minoranza) che avevano sollevato loro critiche e proposte.

Idee molto diverse!

Ma più che altro un’idea di gestione della cosa pubblica opposta tra maggioranza e minoranza.

Se è vero che noi di maggioranza abbiamo bocciato 58 emendamenti (62 presentati – 4 ritirati) é pur vero che loro della minoranza hanno tutti – indifferentemente dal partito, dalle persone e dalle idee che ognuno di loro rappresenta – promosso tutti i 58 emendamenti (nessuno si è mai astenuto, ma potrei sbagliarmi su un paio). Indirizzo, il loro, che si sostanzia in una cifra totale pari ad una manovra di bilancio alternativa a quella da noi disposta. Noi decidendo di concentrare le risorse in tre aree di intervento fondamentali: Scuole, Strade, Personale. Per garantire il ritorno alla normalità dei servizi essenziali della nostra comunità. Loro in 58 piccoli e micro interventi.

Sono state presentate e discusse istanze di anziani, di famiglie e dei più bisognosi e anche molte situazioni di degrado della nostra città. Sono stato profondamente contento di questo confronto perché ho avuto modo di riscontrare molti punti di attenzione in comune su cui spero ci sia concretezza nel collaborare. Gli stessi anziani e le stesse famiglie di cui si sono fatti portavoce i consiglieri di minoranza sono gli stessi cittadini che percorrono pericolosamente le strade e i  marciapiedi della nostra città, nonni o genitori di quei bambini che frequentano scuole da troppi anni abbandonate all’incuria, utenti di tutti quei servizi comunali che registrano quotidiane ritardi e lamentele.

Abbiamo deciso di dare priorità a questi beni comuni.

Inoltre, molte delle situazioni critiche sollevate appartengono prima di tutto a quella sfera di abbandono sociale della nostra comunità. E sono convinto che per risolvere queste criticità si debba lavorare principalmente sul senso civico, sul senso di appartenenza e sulla partecipazione invece di impiegare soldi per fare piccolo rammendi. Le iniziative di sussidiarietà orizzontale, di gestione condivisa dei beni comuni e di sponsorizzazione ci aiuteranno molto di più delle esigue allocazioni di denaro che le nostre casse comunali oggi ci permetterebbero.

Ci è stato detto che avremmo dovuto sentirci imbarazzati e invece dico che abbiamo bocciato tutti gli emendamenti con estrema responsabilità. Ci è stato detto che nostro malgrado si tratta di scelte e noi abbiamo risposto che infatti sono scelte consapevoli di interventi pianificati e organici. Ci è stato chiesto di dare dei segnali e abbiamo indicato una strada di interventi strutturati e duraturi. Ci è stato detto di essere miopi, ma probabilmente intendevano dire presbiti, perché l’orizzonte lo vediamo molto bene e ogni giorno marciamo uniti per raggiungerlo.

Emanuele Di Russo