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Approvato il PEG: “Sapientoni” battuti alla grande da “Esordienti”, nota di Marina Aramini,

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LA RIVOLUZIONE E’ INESORABILMENTE PARTITA

“Sapientoni” battuti alla grande da “Esordienti”

Certamente si dirà,  non con  l’erba alta (considerata non a caso il “demonio” pre-elettorale)…dove siamo in un momentaneo pareggio.. e per la quale comunque il Sindaco ha chiesto pubblicamente scusa, visti i disguidi del relativo bando….

Sindaco, Giunta e  Segretario Generale, hanno lavorato su un importantissimo adempimento: IL PEG, Piano esecutivo di gestione, una delle “novità gestionali” più rilevanti introdotte dall’art. 169 del Testo Unico degli enti locali del 2000 e ribadito dal Dls 118/2011 sul bilancio armonizzato che da molta importanza al principio della programmazione..

” Novità vecchie” che la città di Latina ha però concretizzato di fatto, solo ora!

MA COS’E’ QUESTO PEG?

E’ una tabella che nella quale Assessore e Dirigente sintetizzano la pianificazione e la programmazione del lavoro da svolgere. Appare chiaro che il PEG rappresenta un formidabile strumento programmatico con il quale misurare sia la capacità strategica degli organi di governo (Sindaco e Giunta) sia la correttezza e la coerenza della gestione. Ogni Dirigente, infatti, con il PEG ha un programma concreto di obiettivi da raggiungere, una guida che indica il percorso della sua azione, precisando limiti e finalità e sulla quale poter essere precisamente valutato. Ma non è stato mai così.

PROCEDURE

IL PEG DEVE essere approvato dalla Giunta entro 20 giorni dall’approvazione del Bilancio di previsione annuale da parte del Consiglio Comunale (per il comune di  LT il 20  Aprile 2017) e definisce gli obiettivi di gestione ai dirigenti  affidando loro le dotazioni finanziari possibili, “Indicatori di risultato chiari e misurabili” dicono le leggi. Vale la pena accennare che nel 2014 il bilancio preventivo fu approvato il 1 ottobre e il PEG il 30 Dicembre (!). Tutto  un pò assurdo, compresi gli obiettivi da raggiungere ad anno finito (!!!) .

DA IERI AD OGGI

Nel passato il PEG aveva 3 importanti criticità:

1)era predisposto alla fine dell’anno solare

2)presentava obiettivi generici senza reali misuratori di risultato

Conseguenze: produceva una pesante alterazione di tutto il sistema premiante Non è un caso che siano in corso ENNESIMI contenziosi stavolta fra Dirigenti e Amministrazione relativamente al premio di produzione degli anni passati poiché il metodo “pianificazione e progettazione” era praticamente inesistente.

Oggi, per la prima volta, si approva un PEG in tempi ragionevoli (e nella norma) con una struttura più completa e coerente e con espliciti obiettivi/indicatori misurabili e valutabili oggettivamente attraverso parametri ben precisi.

Difatti la struttura del PEG  è perfettamente lucida:  a)INDIRIZZI STRATEGICI delle linee di mandato approvate ad agosto dal Consiglio comunale (tacciate di essere generiche ma le linee non avrebbero potuto essere diversamente) —b)OBIETTIVI OPERATIVI GENERALI presenti nel documento unico di programmazione (DUP)—c)OBIETTIVI SPECIFICI— INDICATORI— d)VALORI NUMERICI DI RIFERIMENTO. Una sequenza operativa limpida, coerente e produttiva.

Ma non solo!!

Ciò che più deve essere messo in risalto è la METODOLOGIA SEGUITA.

I FASE

Il Direttore generale ha effettuato numerosi incontri con i Dirigenti dove è stata approfondita la metodologia da seguire per dare OMOGENITA’ di comportamento e approfondire preliminarmente obiettivi strategici e operativi da inserire nel PEG. Dunque una coerenza assoluta.

II FASE

Singoli incontri fra Dirigenti e Assessori di riferimento e addetto alla pianificazione dove sono stati correlati obiettivi ed effettive risorse disponibili.

III FASE

Conclusiva (di delibera di Giunta). Tutti i componenti della giunta unitamente di volta in volta con l’Assessore di riferimento, hanno presentato al Sindaco, al Direttore Generale e all’ Assessore al Personale, le proprie proposte di PEG per la validazione finale.

Sono stati anche inseriti strumenti per evitare le storture di sempre come per es. la programmazione dei bandi annuali (vedi il taglio dell’erba) o inserire elementi innovativi come la possibilità che il risultato raggiunto dal Dirigente possa incidere positivamente anche sul premio ai propri dipendenti.

Un metodo di lavoro di squadra basato su legalità e professionalità che merita un plauso a tutti gli attori protagonisti e sul quale poggiare la lenta (ancora per poco) ma inesorabile ricostruzione della città .

Un metodo del tutto estraneo nelle amministrazioni precedenti  che suggella i principi fondanti di LBC:  partecipazione e condivisione.

Ecco un altro tassello della rivoluzione della normalità.

Marina Aramini, consigliere LBC