Più di venti anni di maggioranze di destre litigiose e due commissari, diciamo che a Latina il dialogo è la rivoluzione (la citazione di Bauman non è casuale). Il vero dialogo non è con chi la pensa come te.
Ho chiesto da tempo di farlo non nelle stanzette prima di questo o quel momento elettorale, ma alla luce del sole, sulla base dei programmi presentati alle elezioni comunali ai cittadini. Un incontro pubblico tra due segretari di forze politiche diverse nella città che voglio non dovrebbe essere un evento fuori dal normale, voglio vivere in una Latina in cui non lo sia.
Dopo gli anni che abbiamo alle spalle, compreso l’ultimo, penso che la nostra città abbia bisogno che i suoi politici condividano pubblicamente degli impegni comuni da raggiungere. Impegni comuni non significa alleanze, vuol dire conseguire degli obiettivi insieme, maggioranza e opposizioni, sulla base di ciò su cui sono stati chiesti i voti.
Sabato ospite della festa del Pd ne ho proposti tre, ovviamente possono non essere gli unici: riqualificazione della marina, lavorare perché palazzo M (e altri edifici storici) diventino patrimonio del comune, le possibilità offerte dalla rigenerazione urbana.
Seppure oggi su alcuni temi ci sono accanite divisioni non all’interno della maggioranza, ma tra chi governa e le opposizioni, individuiamo impegni pubblici per costruire insieme una città migliore.
Pietro Gava, segretario Lbc