Dichiarazione sul Decreto Immigrazione
A conclusione dell’analisi svolta in Commissione Welfare, questa mattina, sull’impatto del Decreto Sicurezza e Immigrazione da poco approvato dal Consiglio dei Ministri rileviamo che l’attuale formulazione del provvedimento convoglia le risorse per la gestione del fenomeno migratorio dai servizi comunali a quelli emergenziali delle Prefetture.
E’ questo un colpo durissimo che destabilizza e compromette gli equilibri di quei territori che avevano avviato percorsi virtuosi e diffusi attraverso il sistema per i richiedenti asilo e rifugiati detto SPRAR.
Questi percorsi sono stati votati e sostenuti unanimemente, da maggioranza e minoranza, anche nella passata consiliatura e, non a caso, in numerose altre città italiane, sia per il contenimento numerico delle presenze migratorie – prima fissato a 400 unità dalle decadute previsioni normative – sia per l’efficacia delle misure messe in atto. Misure che l’attuale amministrazione ha saputo usare nel migliore dei modi per la cittadinanza e per i migranti.
Il lavoro delle Prefetture in questo campo è orientato alla gestione delle emergenze e non alla prevenzione del disagio, tema quest’ultimo da sempre affidato agli enti locali. Ciò comporta il rischio concreto di un sensibile aumento delle persone che, respinte dagli accertamenti burocratici delle Prefetture, rimarranno sui nostri territori in attesa di espulsione, con maggiori tensioni sociali e conseguenti spese a carico degli enti locali. A pochi giorni dall’emanazione del decreto sono già 3 i migranti presentatisi nei nostri uffici comunali per chiedere supporto dopo essere stati espulsi dai Centri di Accoglienza Speciale (CAS) delle Prefetture.
Questo decreto, carente di una valutazione di impatto sui territori, è ora al vaglio delle Camere e per questo chiediamo a tutte le forze politiche di farsi portavoce del profondo disagio che rischia di produrre nella nostra città e su tutto il territorio nazionale. A tale scopo, il gruppo consiliare LBC sta elaborando una mozione per il prossimo Consiglio che confidiamo sia unanimemente sottoscritta e sostenuta da tutti nelle opportune sedi.
Luisa Mobili e Emanuele Di Russo, consiglieri LBC
