La consigliera Marina Aramini (LBC) risponde a Massimiliano Carnevale (Lega) e Giovanna Miele (Forza Italia) sulla questione dell’apertura invernale degli stabilimenti balneari che giovedì mattina è stata affrontata in commissione Urbanistica.
“I due consiglieri di minoranza – afferma Aramini, componente della commissione Urbanistica – rivolgono un’accusa infondata all’amministrazione comunale. Dicono che per tre anni abbiamo perso tempo nel non permettere l’apertura invernale delle strutture balneari, quando ciò poteva essere fatto “staccando” dal Pua la questione. Sbagliato. Infatti se oggi abbiamo sganciato le due questioni, e sono contenta che la mia proposta di fare in questo modo sia stata accolta con favore dai commissari di maggioranza e da quelli dell’opposizione, così come dagli operatori balneari presenti in commissione, è perché nel frattempo è intervenuta la legge finanziaria a permettere alle strutture balneari di restare montate anche oltre ottobre e, precisamente, fino al dicembre 2020. Una condizione temporanea, certo, ma che può dare respiro alle attività commerciali del mare. Il Pua è un’altra cosa, così come lo è la destagionalizzazione, che all’interno di questo piano va inserita, fra l’altro anche nel rispetto degli indirizzi della Regione Lazio. È grazie quindi alla legge finanziaria, che ha dato un impulso fondamentale alla possibilità di permanenza delle strutture sul litorale per venire incontro agli operatori balneari – settore in crisi un po’ in tutta la Penisola – che oggi possiamo permettere ai concessionari di non smontarle. La facoltà di apertura, previa richiesta al Suap, è invece un ulteriore aspetto che abbiamo voluto inserire, ma anch’esso slegato dalla destagionalizzazione: è un’opportunità in più che vuole essere data a chi lavora con il mare ed una possibilità di servizio in più per i fruitori della marina anche al di fuori dei mesi estivi. Latina ha un clima che permette di aprire, quando ci sono le belle giornate, anche nei mesi invernali: perché non facilitare in questo gli operatori del mare? L’indirizzo dato agli uffici di settore per una proposta di delibera sul tema, da riportare in commissione e poi da sottoporre al consiglio comunale, va in questo senso ed è la dimostrazione che, appena avuto uno strumento di legge idoneo, abbiamo dato mandato agli uffici di utilizzarlo. Preso atto di questa mutata situazione, sono soddisfatta che la mia proposta di rendere facoltativa (e non obbligatoria) l’apertura invernale delle attività, sia stata accolta favorevolmente. Si tratta di una soluzione temporanea, ma nelle more dell’approvazione del Pua sul quale stiamo lavorando da mesi. Non confondere le acque – conclude la consigliera di Latina Bene Comune, Aramini – credo sia non solo un dovere nei confronti dei cittadini, ma anche una questione di rispetto istituzionale”.