Mercoledì 10 Aprile alle ore 18
presso la sede Lbc – Mug via Oberdan
si terrà il seguente evento:
Presentazione Casa della Città e del Territorio, Urban Center Latina
a cura del Forum Governo del Territorio
Sulla costituenda associazione “Casa della città e del territorio” – Urban Center Latina.
Con il consiglio comunale del 20/07/2018, all’unanimità dei presenti (cioè con il voto favorevole di tutte le parti politiche), il Comune di Latina adottava la delibera di Consiglio n°53, con la quale stabiliva di entrare a far parte del lungo elenco di amministrazioni moderne dotate dello strumento “Urban Center” (diffuso negli USA e nei paesi europei più avanzati).
Sotto la forma dell’associazione culturale, per non gravare sulla struttura amministrativa comunale, l’Urban center promosso dal comune di Latina assumerà il nome di “Casa della città e del territorio” (con terminologia più chiara e più vicina alla totalità dei cittadini).
Quali i suoi compiti e le sue finalità principali?
E’ notorio, e facilmente da tutti constatabile, quanto sia difficile e macchinoso ogni tentativo di approccio diretto, di tipo collaborativo, con qualsivoglia Amministrazione comunale.
Per questo sono nati gli “Urban center”: per agevolare il passaggio di conoscenze, informazioni, contestazioni e proposte (nella doppia direzione, dall’Amministrazione verso la cittadinanza e da quest’ultima verso l’Amministrazione). Secondo i nuovi criteri della “partecipazione”.
Già la L.R. – Lazio n° 7/17, sulla “Rigenerazione Urbana” prevedeva l’assunzione di questa nuova metodologia, ma la rigidezza propria di tutte le strutture comunali, che non avessero adottato appositi strumenti organizzativi, rendeva praticamente impossibile la sua attuazione.
La “Casa della città e del territorio”, con i suoi collegamenti diretti e veloci con la dirigenza comunale, tanto amministrativa quanto politica, dovrebbe essere messa in grado, stante la “promozione comunale” inserita nel suo statuto costitutivo, di risultare uno snello ed aperto centro di contatto e trasmissione (in entrambi i sensi già richiamati).
Questo il compito principale della costituenda associazione. Ma non basta! Tra i suoi altri molteplici e importanti compiti è appena il caso di segnalare l’effetto “rete”. Finalmente si avrà un luogo fisico dove sarà semplice realizzare quella rete di interessi e di progetti, di cui sempre si parla ed alla quale sempre si aspira (dai cittadini, dalle associazioni, dai portatori d’interesse tutti).
Presentata alla città nel mese di dicembre del 2018, la “Casa della città e del territorio”, oggi si muove per raccogliere le adesioni e passare alla sua formale costituzione.
Si inizia martedì 26 marzo 2019, alle ore 17.00′, presso la sede dell’Ordine degli ingegneri di Latina, incontrando Ordini, Collegi ed Albi professionali.
Si proseguirà con gli Enti portatori d’interessi (camere, consorzi, agenzie, cooperative, associazioni di categoria e sindacali, associazioni dei consumatori, organizzazioni professionali), presso la sede della Federlazio di Latina, alle ore 17.00′ di mercoledì 3 aprile e, quindi, con tutte le libere associazioni di Latina mercoledì 17 aprile presso la sala “De Pasquale”-sede comunale.
A seguire, mentre si procederà a presentare l’associazione di nuovo e più diffusamente alla città (anche nei borghi), si incontreranno l’Università (che ha già dimostrato più volte il suo competente interesse) e le scuole superiori aperte all’iniziativa.
Si ribadiscono alcuni degli obiettivi principali da raggiungere con l’istituzione della “Casa della città e del territorio”:
– Promuovere il dibattito e la progettazione anche dal basso, acquisendone i dati rilevanti.
– Stimolare la presentazione di proposte sulla visione della città “futura”, anche da parte degli Enti portatori d’interesse.
– Realizzare un luogo aperto, per incontri e presentazione di idee e progetti (anche non in programma e/o non richiesti).
– Stimolare il compito educativo (proprio di ogni amministrazione comunale), per elevareil livello di civiltà e di consapevolezza e, quindi, anche di amore per la propria città.
– Presentare con assiduità e continuità l’uso, le modalità, gli obblighi ed i divieti, per aumentare il livello di comportamento e di comprensione.
– Spingere perché non si amministri più senza ascoltare preventivamente la città, le periferie e le organizzazioni (Enti, Associazioni, Camere, etc.). Perché non si calipiù dall’alto ma si proponga al dibattito, prima di decidere. Specialmente nel campo urbanistico (e, quindi, anche sociale, culturale, ambientale, etc.).
– Promuovere l’illustrazione generalizzata delle cose realizzate.
– Agevolare l’esposizione e la conoscenza dell’intreccio complesso di abilità e professionalità (molto presenti nel nostro territorio, sotto la forma di associazioni, comitati, cooperative, etc., oltre che di importanti e rilevanti individualità), quasi sempre operanti all’oscuro l’uno dell’altro, stimolando la realizzazione di una rete coordinata di collaborazione e partecipazione.
Contributo di Attilio Drigo