I consiglieri di Latina Bene Comune Emanuele Di Russo e Loretta Isotton replicano al consigliere del gruppo misto Salvatore Antoci, che sostiene che il progetto Upper – finanziato al Comune di Latina per quasi 4 milioni di euro – sarà uno spreco di soldi.
“Il progetto – spiega Di Russo – sulla carta funziona benissimo e per questo abbiamo ottenuto il finanziamento in un concorso molto competitivo con altre 173 città europee. Nell’attuazione pratica inizieremo da settembre e se vi saranno critiche costruttive per monitorare il corretto svolgimento ben vengano, parliamo di condivisione dei progetti proprio per aver questa possibilità.
Altre osservazioni, ipotesi distopiche disastrose oggi corrispondono solo a mettere le mani avanti, cosa sostanzialmente inutile o che viene strumentalmente utilizzata per cercare un posto al sole, un po’ di visibilità o forse per allontanarsi ancora di più da persone, idee e progetti. Quella di Antoci non può nemmeno essere considerata una critica, ma una serie di sospetti che restituiscono solo l’immagine che ha della città. A cui, come al solito, non fa seguito nemmeno mezza proposta”.
“Questo bando europeo – dice invece Isotton – non poteva capitare in un momento migliore per la nostra amministrazione. Ho partecipato come consigliera per la mia particolare dedizione al verde urbano, decoro e ambiente alla fase di analisi e progettazione delle idee innovative insieme a altre figure competenti del nostro territorio.
La conoscenza dello stato attuale del verde urbano e periurbano del nostro comune, di cui ci stiamo prendendo cura da circa tre anni, con tutte le difficoltà e criticità ma anche con piccole soddisfazioni, ci ha permesso di partecipare al bando con quella dose di concretezza e consapevolezza necessarie per progettare interventi mirati e concreti per portare benefici alla qualità della vita e dei vissuti all’interno di percorsi virtuosi e sostenibili. Ormai da tanti anni l’Europa propone bandi Life in varie versioni per rendere più consapevoli le comunità a cui si rivolge sul fatto che l’ambiente urbano, dove vive la maggior parte dei cittadini, dal 75% al 90% nelle varie città europee, deve essere al primo posto nelle progettazioni di un verde di qualità che dia benessere e fruibilità all’interno di una visione lungimirante di landscape – therapy. Questo bando Upper quindi non parte da zero nella nostra amministrazione, ma si allaccia ad un percorso già avviato di forestazione urbana che ha già alberato parecchi sentieri dei parchi, trovati spogli al nostro ingresso tre anni fa, e alcuni viali e strade anch’essi carenti di alberature. Risultano agli atti circa duemila piante nuove che stanno crescendo e che sono monitorate ed accudire dai nostri giardinieri. Upper si allaccia al recupero degli spazi verdi incolti che stiamo considerando anche con gli orti urbani innovativi. Spazi sociali da vivere e di produzione di ortaggi e fiori. Si riallaccia al lavoro svolto in tanti cantieri di pace: ben 13 effettuati nell’ultimo anno attraverso il volontariato sociale di immigrati e cittadini che hanno riportato efficienza e decoro nei parchi giochi danneggiati da decenni di trascuratezza, atti vandalici e dall’usura del tempo. Questo progetto si riallaccia ai contratti di fiume e al contratto di costa in cui anche noi Comune siamo inseriti. Certamente occuparsi del verde urbano, della salvaguardia della biodiversità, ostacolare il cambiamento climatico è un compito arduo e delicato, bisogna farlo bene e con progettualità professionale e qui il contributo di altri stakeholders che ci accompagneranno in questa bella avventura. Credo che possiamo ritenerci “visionari consapevoli” e che abbiamo le carte giuste da giocare nel momento giusto in questo tempo della storia. Sarebbe più bello che anche i consiglieri del gruppo misto o della Lega, invece che ostacolare si mettessero in moto per favorire un processo di verde innovativo. Ma d’altra parte non ne ho mai visto alcuno, né dell’uno né dell’altro affacciarsi ad un cantiere di pace o ad un intervento di forestazione urbana”.
La conoscenza dello stato attuale del verde urbano e periurbano del nostro comune, di cui ci stiamo prendendo cura da circa tre anni, con tutte le difficoltà e criticità ma anche con piccole soddisfazioni, ci ha permesso di partecipare al bando con quella dose di concretezza e consapevolezza necessarie per progettare interventi mirati e concreti per portare benefici alla qualità della vita e dei vissuti all’interno di percorsi virtuosi e sostenibili. Ormai da tanti anni l’Europa propone bandi Life in varie versioni per rendere più consapevoli le comunità a cui si rivolge sul fatto che l’ambiente urbano, dove vive la maggior parte dei cittadini, dal 75% al 90% nelle varie città europee, deve essere al primo posto nelle progettazioni di un verde di qualità che dia benessere e fruibilità all’interno di una visione lungimirante di landscape – therapy. Questo bando Upper quindi non parte da zero nella nostra amministrazione, ma si allaccia ad un percorso già avviato di forestazione urbana che ha già alberato parecchi sentieri dei parchi, trovati spogli al nostro ingresso tre anni fa, e alcuni viali e strade anch’essi carenti di alberature. Risultano agli atti circa duemila piante nuove che stanno crescendo e che sono monitorate ed accudire dai nostri giardinieri. Upper si allaccia al recupero degli spazi verdi incolti che stiamo considerando anche con gli orti urbani innovativi. Spazi sociali da vivere e di produzione di ortaggi e fiori. Si riallaccia al lavoro svolto in tanti cantieri di pace: ben 13 effettuati nell’ultimo anno attraverso il volontariato sociale di immigrati e cittadini che hanno riportato efficienza e decoro nei parchi giochi danneggiati da decenni di trascuratezza, atti vandalici e dall’usura del tempo. Questo progetto si riallaccia ai contratti di fiume e al contratto di costa in cui anche noi Comune siamo inseriti. Certamente occuparsi del verde urbano, della salvaguardia della biodiversità, ostacolare il cambiamento climatico è un compito arduo e delicato, bisogna farlo bene e con progettualità professionale e qui il contributo di altri stakeholders che ci accompagneranno in questa bella avventura. Credo che possiamo ritenerci “visionari consapevoli” e che abbiamo le carte giuste da giocare nel momento giusto in questo tempo della storia. Sarebbe più bello che anche i consiglieri del gruppo misto o della Lega, invece che ostacolare si mettessero in moto per favorire un processo di verde innovativo. Ma d’altra parte non ne ho mai visto alcuno, né dell’uno né dell’altro affacciarsi ad un cantiere di pace o ad un intervento di forestazione urbana”.