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Nota politica del gruppo consiliare LBC in replica al consigliere Carnevale

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Esprimiamo tutta la nostra solidarietà all’assessora Cristina Leggio ed al consigliere Fabio D’Achille per il becero attacco che stanno subendo in queste ore; a loro rinnoviamo tutta la nostra stima e fiducia. Fatta la doverosa premessa, replichiamo al consigliere leghista.

Massimiliano Carnevale cerca di trasformare l’aula consiliare in un’aula di tribunale. Eppure dovrebbe ben conoscere la differenza che passa tra le due cose, date la sua esperienza politica e la sua professione di avvocato, ma date anche le sue vicende giudiziarie passate. Giudichiamo quindi la sua posizione alquanto singolare: si pone su un pulpito che ha fondamenta di carta. Ciò che il consigliere leghista non ha calcolato, però, è che queste fondamenta possono cedere sotto il peso di una doppia morale che dimostra attaccando i due esponenti di Latina Bene Comune: su di loro lancia pesanti accuse e richieste di dimissioni, mentre in passato ha politicamente assolto se stesso restando al suo posto di consigliere in maggioranza nell’amministrazione Zaccheo pur avendo a suo carico un rinvio a giudizio. Sappiamo della sua assoluzione, ma sappiamo anche chi sono i personaggi ai quali era stato accostato il suo nome. E ci pare cosa ben più grave, politicamente parlando, del sospetto – infondato – che sta diffondendo in queste ore a danno di D’Achille e Leggio.

Quello che non dice Carnevale, invece, è che Latina per la prima volta nella sua storia è all’avanguardia in Europa per la rigenerazione urbana: lo dimostra la selezione del progetto nel bando Upper; un progetto che può soltanto dare lustro alla città di Latina, il cui nome finalmente dopo anni viene associato a qualcosa di diverso rispetto alle opacità amministrative e alla criminalità organizzata.

Veniamo all’accusa del presunto conflitto d’interessi: è inesistente; il progetto Upper non è passato dal consiglio comunale, ma se così fosse stato, il consigliere D’Achille sarebbe uscito dall’emiciclo come vuole la legge.

Non condividiamo, inoltre, il genere di politica che sta cercando di far passare in città il consigliere leghista: ogni tentativo di smontare quel che di buono viene fatto per la collettività da questa amministrazione; ogni tentativo di infangare chi fa parte di questo progetto politico, non rende giustizia alla figura che dovrebbe rappresentare un consigliere comunale e svilisce il ruolo di esso all’interno dell’opposizione: costruire per la città, nel rispetto dei rispettivi ruoli e ciascuno partendo dalla propria idea di città, cercando di fare bene nell’ambito di un leale confronto sui temi.

Gettare ombre, sospetti, i toni scomposti, cercare lo scandalo e l’appiattimento verso il basso del livello, non sono cose che ci appartengono e rispediamo al mittente questo modo di fare politica. Capiamo, e lo abbiamo già detto in passato, il suo tentativo di uniformarsi ai modi del suo nuovo partito: dopo essere passato da un giorno all’altro da PD alla Lega, è difficile ricrearsi una credibilità agli occhi dei cittadini.

Gruppo Consiliare LBC