home Gruppo Consiliare Civismo e partiti: un percorso democratico. Commento politico di Marina Aramini

Civismo e partiti: un percorso democratico. Commento politico di Marina Aramini

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Marina Aramini

Faccio una riflessione su quanto affermato da Enrico Tiero, di Fratelli d’Italia. Dopo Coletta serve un politico di centrodestra e non un civico? Provo a spiegare il perché.

Una linea del genere va secondo me in netto contrasto sia con la storia recente della nostra città sia con l’ultimo referendum, che ha bocciato non tanto la politica ma proprio quei politici che negli anni non si sono dimostrati all’altezza del loro importante compito, con l’intero Paese che boccia ormai i modi clientelari, rispondenti a logiche incancrenite e lontanissime dalle competenze settoriali.

Forse a quei politici una persona che abbraccia il civismo fa paura. Perché parte davvero dal basso, non riceve diktat dall’alto e non deve rispondere a nessuno che non siano i cittadini, pronto a dialogare con le forze politiche. Si muove nell’ottica della partecipazione, intesa non come ricetta astratta ma come struttura organizzativa specifica e con poteri altrettanto specifici che si innestano nella macchina amministrativa.

A Latina solo l’esperienza civica poteva spezzare il legame con interessi che avevano la pretesa di voler muovere la struttura comunale secondo convenienza; il civismo a Latina si è sviluppato e nutrito anche del dialogo con altre realtà associative, politiche e comunali, creando sinergie.

Provo quindi a dare un tentativo di lettura di quanto detto da Tiero: all’esponente di Fratelli d’Italia non piace il civismo perché con i partiti è pronto a dialogare sui temi e argomenta da pari a pari, crede nella partecipazione ai processi democratici, non cede a imposizioni terze.

Questi credo siano i motivi per cui Tiero si augura che il prossimo sindaco di Latina sia un politico dell’area di centrodestra e non un civico come Damiano Coletta.

E immagino che tutte le forze democratiche e progressiste vogliano far fronte a questo eventuale imbarazzante teatrino.

Marina Aramini, consigliera LBC