Sono passati cinque anni da quando Giulio Regeni è stato ucciso. Nonostante le battaglie della famiglia ad oggi siamo ancora costretti a mobilitarci per chiedere verità e giustizia, sostenendoli in questa battaglia e unendoci alla loro richiesta di verità.
Giulio era a Il Cairo per svolgere la sua ricerca quando il 25 gennaio 2016 è scomparso. Il suo corpo, senza vita e con evidenti segni di tortura, fu stato ritrovato nove giorni dopo, il 3 febbraio, in un fosso nella periferia della capitale egiziana. Oggi, in occasione dell’anniversario della scomparsa, con il Comune di Latina abbiamo deciso di aderire alla campagna #veritàpergiulioregeni, appendendo uno striscione all’ingresso della Biblioteca Comunale, nella piazza principale della città.
“Abbiamo scelto la biblioteca – spiega Valeria Campagna, capogruppo LBC – perché Giulio era uno studente di dottorato dell’Università di Cambridge, nel Regno Unito, dove stava conducendo una ricerca sui sindacati indipendenti in Egitto e vogliamo che anche Latina, come tante altre città italiane, sia vicina alla famiglia e si schieri dalla parte della giustizia e della verità. I comuni che hanno aderito a questa campagna stanno infatti impiegando luoghi della cultura per ricordare Giulio e la sua storia, e in questo modo diamo seguito alla mozione presentata da me in consiglio comunale lo scorso anno in occasione del quarto anniversario della scomparsa, votata il 23 settembre 2020. Con l’auspicio che gli studenti che entreranno in biblioteca possano ricordare Giulio ed il valore dello studio.
Un ringraziamento – conclude Campagna – va anche ai ragazzi del gruppo di Amnesty International di Latina, che hanno promosso questa iniziativa e che sul territorio sono impegnati nella sensibilizzazione della cittadinanza sul tema dei diritti umani”.