Ci rendiamo conto che i giovani di Forza Italia non hanno avuto una buona scuola di politica né buoni esempi dai loro referenti in consiglio comunale e ci dispiace, soprattutto perché quando decidono di scrivere al Sindaco una lettera sul “degrado della città”, dovrebbero almeno avere il buon senso di guardarsi intorno con onestà. Fare qualche proposta, riuscire a distinguere ciò che è opinione dai fatti.
“Guardiamo Latina da anni” – dicono, e non è un bel biglietto da visita. Stare a guardare non è ciò che ci si aspetterebbe da nessuno, tantomeno da chi vorrebbe ergersi a giudice dell’operato di un’amministrazione. Giovani che vorrebbero diventare la nuova generazione dei politici pontini, ma che cercano di farsi largo e conquistare i riflettori mediatici con dichiarazioni così poco costruttive per la nostra comunità, buone solo ad assecondare la sfiducia nelle istituzioni democratiche, uno scenario deprimente. Una moda ormai superata anche da una cittadinanza che si dimostra più responsabile di coloro che si propongono essere dei rappresentanti.
Diversamente da questo approccio semplificatorio, Latina Bene Comune propone una visione costruttiva. Per il recupero, la riqualificazione e il rilancio ambientale, produttivo e umano ha messo al centro proprio il fattore umano, le persone, i loro diritti e il loro senso civico. Ne sono un esempio le politiche e le trasformazioni del Sociale, le consulte e i patti di collaborazione, strumento di presidio, cura e valorizzazione del territorio e della comunità che i giovani di Forza Italia non riescono ad apprezzare, evidentemente presi dalla foga agonistica di chi deve raggiungere il fine incurante del mezzo con cui lo fa. E invece in politica è proprio il mezzo, il modo, in cui si perseguono gli obiettivi che qualifica il contributo di uno a l’altro punto di vista. Che la città piaccia a tutti più bella, più pulita, più verde, più sicura, più produttiva lo diciamo tutti e lo sappiamo tutti, la sfida è sull’efficacia e la sostenibilità dei percorsi che si vogliono proporre. Capisco il disagio del disorientamento e dell’estraneazione prodotti da riferimenti politici che fanno fatica ad inquadrare i la complessità dei grandi cambiamenti epocali che ci coinvolgono se non in una logica di salvaguardia degli interessi delle classi dominanti a dispetto di disuguaglianze e di perdita di coesione sociale. Se i giovani di Forza Italia preferiscono giocare a fare i populisti è bene che si rendano anche conto che siamo socialmente già sull’orlo del baratro ed è sufficiente anche solo la loro minuscola spinta a farci precipitare tutti nelle braccia dell’odio e della violenza sociale. Forza giovani, il nostro futuro è nella vostra capacità di esprimerlo e non in quella di conformarlo a quello di chi vi ha preceduto.
Emanuele Di Russo
consigliere LBC