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Teatro verso la riapertura. L’idea di LBC: “Due mesi di apertura alle associazioni locali. Teatro sia motore culturale”

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Palazzo della cultura, ingresso del teatro D'Annunzio

“Con la riapertura del teatro, Latina recupera un pezzo importante del proprio tessuto sociale e culturale” così il gruppo consiliare di Latina Bene Comune – Valeria Campagna, Floriana Coletta, Gianmarco Proietti ed Emilio Ranieri – commenta in una nota. Il teatro, infatti, come relazionato dall’Assessore Caschera nel corso dell’ultima Commissione Lavori Pubblici ed Urbanistica, è pronto a riaprire al pubblico. “L’attesa è stata lunga – affermano – ma gli interventi da attuare erano tanti e complessi. Sulla struttura non sono mai stati eseguiti lavori di adeguamento, motivo per cui non ha mai avuto l’agibilità dal 1990. La città, adesso, non solo avrà un teatro, ma potrà goderne al 100% ed in totale sicurezza. Con la garanzia che tutte le osservanze, relative alla sicurezza dell’impianto, siano rispettate. Latina, finalmente, avrà un teatro vivo e sicuro”.

“È importante a questo punto – proseguono – dare un indirizzo politico chiaro in merito alla gestione. La soluzione della fondazione potrebbe avere effetti collaterali, la comunità ci ha già rimesso centinaia di migliaia di euro. Piuttosto, potremmo valutare la formula della società benefit. Quella di una partnership tra pubblico e privato, con la creazione di una consulta civica di esperti interna, potrebbe essere una pista innovativa, oltre che percorribile. Il teatro deve diventare il cuore della vita latinense, l’organo dal quale dare impulso agli altri spazi culturali. Sia di quelli presenti, sia quelli che nasceranno: lo spazio di viale Kennedy e la Banca d’Italia, ad esempio. Il teatro deve rappresentare il primo tassello per la creazione di una città culturale, una cultura diffusa e diramata in tutte le sue arterie cittadine”.

La visione politica di Latina Bene Comune in merito al teatro scende anche sul piano particolareggiato: “Dopo la lunga inattività bisogna dare immediato impulso alla struttura, affinché gli si possa dare nuovo slancio. In Quest’ottica – spiegano Campagna, Coletta, Proietti e Ranieri – potremmo pensare ad un periodo iniziale (per esempio due mesi) di apertura agli spettacoli delle associazioni teatrali della città. Un tentativo con cui, attraverso la vitalità artistica delle associazioni del territorio, si possa dare nuova linfa al nostro teatro”.