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In arrivo fondi europei per l’inclusione delle periferie. Ortu La Barbera: “Motivo di orgoglio, non lasciamo nessuno indietro”

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Elettra Ortu La Barbera (Segretaria di Latina Bene Comune)
Elettra Ortu La Barbera (Segretaria di Latina Bene Comune)

“Dall’apertura dell’aula polifunzionale al PEBA esteso su tutto il territorio, passando per il finanziamento sul PNRR per un campo sportivo in Q4-Q5, fino al rimborso per le famiglie usufruenti del servizio mense. In queste settimane stiamo avendo riprova della bontà del lavoro seminato dall’amministrazione Coletta, e di come stia producendo frutti che giovano alla comunità tutta. Il bene comune va avanti”. Così, in una nota, la segretaria di Latina Bene Comune Elettra Ortu La Barbera. La quale interviene per commentare un’altra buona notizia: il Comune di Latina, dopo aver fatto proposta lo scorso 22 aprile 2022, è beneficiario dei fondi europei relativi al progetto OCSE “Un’Europa più vicina ai cittadini” del PR FESR Lazio 2021-2017. Un progetto della Commissione Europea che mira a rafforzare la partecipazione dei cittadini attraverso la collaborazione tra le autorità pubbliche e le organizzazioni della società civile.

Ortu La Barbera: “Latina, oltre ad essere la sola in Italia, è una delle due città europee, insieme ad una della Spagna, ad aver beneficiato del finanziamento. Esso, nello specifico, è finalizzato a: promuovere la trasformazione digitale, favorire le soluzioni ICT in ambito pubblico nonché i servizi e le applicazioni destinate ai cittadini; promuovere la riqualificazione urbana, il riuso di aree degradate e abbandonate, lo sviluppo delle periferie, l’inclusione culturale e la sicurezza cittadina; facilitare il processo di transizione energetica nelle aree urbane”. Il finanziamento verrà quantificato in base all’entità del progetto presentato alla cui elaborazione parteciperanno, oltre al Comune di Latina, alcune associazioni del territorio: Quartieri Connessi Q4-Q5 ed Urban Center – Casa della Città e del Territorio. Oltre al partner associato Ce.R.S.I.Te.S.-Università La Sapienza.

In conclusione: “Sarà importante, come avevamo immaginato già in fase di partecipazione alla gara, partire da un’indagine tesa a conoscere il territorio interessato, ascoltando i cittadini per conoscere potenzialità, criticità, prospettive ed opportunità dei territori comunali. Fondamentale, quindi, sarà procedere alla stesura di una graduatoria dei quartieri da coinvolgere. Questo finanziamento è motivo di orgoglio e ci consente di lavorare all’integrazione sociale ed urbana delle zone periferiche del nostro territorio. Come sta avvenendo, tra l’altro, con altri progetti già in essere come quello di Mediazione Sociale finanziato dal Consiglio dei ministri per il bando delle periferie urbane. Un altro passo verso l’idea di una città di tutte e tutti, che non lasci indietro nessuno”.