“Trattasi di un’integrazione di soli due mesi, in cui il servizio di raccolta vedrà un turno extra sia per le operazioni di riassetto che per il relativo controllo sanzionatorio. Bene ha fatto il Commissario a farsi promotore di questa misura che integra un’attività la cui mole non può essere calcolata se non nel momento in cui si misura la risposta della cittadinanza all’adozione di un nuovo metodo”. Con queste parole Dario Bellini, candidato di Latina Bene Comune ed ex Assessore all’Igiene Urbana, commenta la determina del 18 agosto 2022 che stabilisce un impegno di spesa, del Comune di Latina, per l’implementazione del servizio porta a porta per un tempo limitato di due mesi. “Una misura limitata e non strutturale – aggiunge – come si evince dal suo contenuto. A questa misura si aggiunge la delibera volta a creare una collaborazione, nel rinvenire guardie ambientali, con le associazioni locali. Un altro passaggio importante perché nei 25 anni precedenti, fatti di progetti per la differenziata fallimentari e totale mancanza di controlli, una parte di cittadinanza è stata deresponsabilizzata in fatto di differenziazione dei rifiuti”.
“Selezionare accuratamente alcuni pezzi di un ragionamento più complesso – commenta Bellini – come stanno facendo alcuni gruppi politici contrapposti alla nostra coalizione, oltre ad essere scorretto è pericoloso in quanto vengono create delle narrazioni distorte e menzognere che creano confusione tra i cittadini e le cittadine. L’aumento di spesa per l’integrazione, infatti, corrisponde solamente al 6 per 1000 dell’intero bilancio di ABC. Non ci sarà alcun aumento né sul piano economico né sulla Tari. Ma tutto questo, coloro che con reticenza criticano senza mai avanzare proposte costruttive, non lo raccontano. Parliamo di una piccolezza investita per un obiettivo nobile: affiancare la città nel passaggio dalla raccolta stradale alla raccolta porta a porta. Gli effetti di questo cambiamento li vedremo sul medio – lungo periodo, ma i primi dati che emergono sono più che importanti: la carta, prima venduta a 40 euro a tonnellata, oggi la vendiamo a 170 euro. La plastica è passata da a 2 a 90 auro. I metalli pesanti, prima non differenziati, oggi vengono venduti 160 euro a tonnellata. Da che era un problema, stiamo trasformando il rifiuto in un’opportunità di ricchezza”.
A proposito di ricostruzioni erronee, Bellini è intervenuto anche sulla Tari: “Non ha senso parlare di quota fissa senza considerare la quota variabile, è la somma delle due quote che ci dà la Tari. Ebbene, quest’ultima nel 2022 ha fatto registrare un aumento, in un momento storico di iperinflazione su tutte le materie, del solo 2%. Aumento che è stato abbondantemente compensato dai ristori COVID di circa 1,7 milioni di euro. Nonché dalla modifica del regolamento Tari, per creare una ripartizione in favore delle famiglie con basso reddito e delle imprese in difficoltà, votata ad inizio pandemia dal Consiglio Comunale unanime. Infine, sulle utenze: “Il bando per le utenze non domestiche uscirà tra poche settimane e permetterà, a quelle attività che dimostreranno un calo di fatturato di almeno il 30%, di avere dei forti sgravi in bolletta”.