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CENTRI DIURNI, LBC PRESENTA UNA MOZIONE PER RIVEDERE IL REGOLAMENTO E IL CONTRIBUTO RICHIESTO ALLE FAMIGLIE

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E’ stata consegnata oggi all’ufficio del Consiglio e sarà presentata nella prossima assise comunale dal gruppo consiliare di Lbc una mozione sul nuovo regolamento approvato dal commissario prefettizio relativo ai centri diurni per disabili adulti. L’obiettivo è quello di riportare il regolamento nella commissione preposta e avviare un confronto con gli operatori del settore e con le famiglie con lo scopo di rivedere il contributo oneroso richiesto agli utenti per i centri Le Tamerici di via Casilina, Salvatore Minenna di via Mugilla e Casal delle Palme.

A spiegare la situazione attuale sono i consiglieri del movimento Dario Bellini, Damiano Coletta, Floriana Coletta e Loretta Isotton: “Con la deliberazione n. 174 del 13 aprile il commissario straordinario, con i poteri del Consiglio comunale, ha approvato il nuovo regolamento dei centri diurni per disabili adulti, che complessivamente ospitano ogni giorno circa 74 persone, alcune delle quali con gravissime patologie e disabilità. Se in passato era stata garantita la gratuità dei servizi offerti, il nuovo regolamento impone una quota di compartecipazione mensile alle famiglie definita sulla base del reddito Isee socio- sanitario, la cui retta minima è stata fissata a 150 euro con Isse di seconda fascia, da 2.582 fino a 13mila euro. Una quota– spiega ancora il gruppo Lbc – a cui vanno aggiunti i 60 euro al mese per i pasti e che per una famiglia media, in una fase inflattiva importante come quella che stiamo vivendo, rischia di rappresentare uno sforzo economico notevole. Il costo mensile del servizio potrebbe dunque portare molte famiglie, attuali utenti dei Cdda, a rinunciare a un servizio prezioso e fondamentale con conseguenze pesanti dal punto di vista lavorativo”.

“Riteniamo – puntualizzano i consiglieri – che il regolamento debba invece passare per un confronto tra la parte politica e gli operatori e con questa mozione intendiamo impegnare la sindaca e la sua giunta ad aprire un dialogo all’interno della commissione, applicando correzioni condivise al regolamento voluto dal commissario. E’ necessario inoltre reperire nei fondi di bilancio le somme necessario per alleggerire il contributo richiesto alle famiglie come quota di compartecipazione”.