In data 8 marzo è stata approvata in Consiglio Comunale, con voto unanime dei soli consiglieri LBC, opposizioni astenute, la delibera di adesione alla marcia promossa dal Movimento Federalista Europeo che si terrà a Roma il 25 marzo, data in cui ricorre il 60° anniversario dei trattati di Roma che hanno istituito la CEE. Una astensione motivata da deboli affermazioni come quella del consigliere Matteo Coluzzi che ha dichiarato che pur essendo condivisibili i valori europeisti la proposta veniva da un Movimento che non li rappresenta.
Si tratterà dunque di una marcia pacifica per un’Europa migliore, più forte e più unita. Per portare fino in fondo il progetto di Unità Politica dell’Europa. 60 anni di pace garantiti da una UE che è stata e continuerà ad essere il baluardo di benessere, sicurezza e democrazia completando il suo progetto di unione politica e aggiornandosi alle nuove sfide socio-culturali e geo-politiche che stanno interessando i suoi Popoli. Noi di LBC vogliamo prima di tutto una unione di persone e lottiamo per una democrazia dal basso, per l’espressione compiuta e efficace dei popoli, consapevoli che questo percorso è e sarà ancora lungo, attraverserà le necessarie crisi, ma giungerà a maturazione. Solo nel dialogo e nel confronto continuo e armonizzato è possibile costruire e mantenere percorsi di Pace e di Sviluppo. Già dalla campagna elettorale abbiamo accolto con favore le sollecitazioni che il Movimento Federalista Europeo ha rivolto a tutte le forze politiche per avere più Europa e un’Europa migliore. Per noi “civici” è stato un gesto naturale inserito in un percorso di costruzione del bene comune proprio come quello che ha ispirato i padri fondatori dell’Unione Europea. Liberi da schemi politici di posizionamento e da calcoli elettorali, dichiariamo con convinzione e consapevolezza il nostro essere cittadini europei, così nella buona come nella cattiva sorte. Perché nonostante le sue attuali carenze e difficoltà, l’UE è un laboratorio di pace e democrazia, un modello a cui per anni si è guardato con molto interesse da tutto il mondo. Un modello che oggi deve raccogliere la sfida di uno sviluppo inclusivo e sostenibile, confrontandosi sulle politiche migratorie, sulla mondializzazione dei mercati, e soprattutto sulle dinamiche di partecipazione interculturale. Un’Europa che deve Essere Oltre (non solo andare oltre), che sappia far sentire a casa tutti gli uomini e le donne in Europa e nel Mondo. Questa casa, noi latinensi, dobbiamo essere bravi ad abitarla, cogliendone tutta la ricchezza culturale, oltrepassando le limitate visioni provinciali, e sfruttandone tutte le opportunità di sviluppo e di contaminazione positiva.
Gruppo Consiliare LBC