Un sistema integrato che possa dare al patrimonio artistico-culturale e archeologico del capoluogo pontino il risalto che merita.
Se ne è parlato nell’ultima commissione Cultura, alcuni giorni fa, alla presenza dell’assessore Silvio Di Francia, che ha spiegato quali sono i principali passi attraverso i quali l’amministrazione comunale procederà per realizzare questo obiettivo.
“Tengo molto a questo tema – ha commentato il presidente della commissione Cultura, Fabio D’Achille – si tratta di una grossa opportunità per Latina. Il lavoro era in parte già stato iniziato dall’ex assessora Antonella Di Muro e sono felice che Silvio Di Francia l’abbia preso a cuore e stia per portare a dama i primi risultati”.
Il riferimento è innanzitutto al bando comunale che dovrebbe uscire prossimamente per l’individuazione di un direttore scientifico dei musei civici.
Diverse le altre possibilità sul piatto: l’amministrazione di Latina Bene Comune pensa in grande e l’idea è quella di andare sicuramente oltre un sistema integrato cittadino, e quindi verso un sistema sovracomunale che comprenda tutte le città di fondazione del Lazio (ha già aderito Sabaudia e sta per farlo Aprilia). In un sistema così organizzato Latina è il comune capofila ed il sistema integrato riguarderà musei biblioteche, teatro, musica, arti contemporanee, archeologia e turismo.
A questo di conseguenza si aggiungerà anche una guida turistica dell’agro pontino, per dare spazio a tutte le bellezze, alle eccellenze agroalimentari ed alle opportunità che la nostra terra offre.
Inoltre il patrimonio archeologico sta per puntare verso un protocollo d’intesa con la Soprintendenza a Satricum e dalla riapertura del museo e del tempio della Mater Matuta si svilupperà un nuovo asse archeologico, con finalmente un magazzino di reperti custodito nel nostro territorio e non più a Roma (con l’auspicabile rientro e l’esposizione dei reperti per ora al Museo Nazionale Etrusco).