Latina, Sabaudia, Pontinia, Sermoneta e Norma riunite per la prima volta per affrontare insieme il tema della riforma del welfare sul territorio regionale, facendo il punto su quanto fatto finora. Si tratta dei comuni che fanno parte del distretto sociosanitario 2, che hanno deciso di lavorare insieme per una progettazione condivisa.
Presentato dai consulenti esterni lo studio di fattibilità commissionato dai Comuni, in base al quale si potrà lavorare alla strutturazione della governance e per la futura allocazione delle risorse in base alle esigenze dei rispettivi territori.
Successo per l’iniziativa di cui si è fatto capofila il Comune di Latina attraverso la commissione Welfare, presieduta dalla consigliera Luisa Mobili.
Presenti numerosi amministratori locali, tra cui il sindaco di Norma Gianfranco Tessitore, l’assessore alla Sanità del Comune di Sabaudia Ennio Zaottini, l’assessora ai Servizi sociali del Comune di Pontinia Beatrice Milani, l’assessore ai Servizi sociali del comune di Sermoneta Chiara Caiola, il presidente della commissione Welfare del Comune di Sermoneta Antonio Scarsella.
Il senso di questo incontro, fortemente voluto anche dall’assessora Patrizia Ciccarelli, presente anche lei alla seduta che si è tenuta eccezionalmente in sala De Pasquale, era quello di sensibilizzare tutte le amministrazioni locali del distretto 2, per arrivare entro giugno 2019 all’obiettivo finale dell’approvazione del consorzio sociosanitario distrettuale e della contemporanea integrazione dei servizi sanitari della Asl, fra l’altro rappresentata nella commissione congiunta dalla dottoressa Giuseppina Carreca, che ha spiegato agli aministratori locali il percorso dell’integrazione sociosanitaria che è già a buon punto e che prevede a breve l’implementazione integrata dei sistemi informativi.
“Stiamo portando avanti – dichiara Mobili – un lavoro estremamente innovativo perché cambia completamente la mentalità delle amministrazioni rispetto ai bisogni: si passa dall’assistenzialismo alla totale presa in carico della persona in un’ottica di alleanza fra Comuni, Asl e terzo settore. Si tratta di un altro passo per la costruzione di sinergie di cui il nostro territorio ha bisogno. Un forte plauso va intanto agli uffici comunali di Latina, che hanno recepito subito l’importante messaggio che c’è dietro questa legge regionale e colto perfettamente la sfida, il cambio di passo, che l’amministrazione di Latina Bene Comune sta attuando”.
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