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“Donne, razza e classe”, Edizioni Alegre, mercoledì 7 marzo alle 18.00 sede LBC – ne parleremo con Giulio Calella, direttore generale della casa editrice Alegre

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La prossima settimana l’appuntamento LBC non si svolgerà come di consueto il lunedì, ma mercoledì 7 marzo alle 18.00.

Avremo la possibilità di ospitare in sede un’anteprima nazionale: “Donne, razza e classe”, Edizioni Alegre.

Le parole di Cinzia Arruzza, docente di filosofia alla New School for Social Research di New York, sono quelle scelte dalla casa editrice per accompagnare la pubblicazione:

“Uscito per la prima volta negli Usa nel 1981, è considerato uno dei testi pioneristici del femminismo odierno. È con questo fondamentale lavoro infatti che Angela Davis ha aperto un nuovo metodo di ricerca che appare più attuale che mai: l’approccio che interconnette i rapporti di genere, razza e classe. Il libro sviluppa un saggio scritto in carcere nel 1971, uno studio storico sulla condizione delle afroamericane durante lo schiavismo volto a riscoprire la storia dimenticata delle ribellioni delle donne nere contro la schiavitù. Racconta episodi tragici della storia degli Stati Uniti, frutto di miti ancora in voga come quello dello “stupratore nero” e della superiorità della “razza bianca”, ma anche eccezionali e coraggiosi momenti di resistenza. Raccontando le storie di alcune delle figure chiave della lotta per i diritti delle donne, delle nere e dei neri, e della working class statunitense, ricostruisce i rapporti tra il movimento suffragista e quello abolizionista, gli episodi di sorellanza tra bianche e nere ma anche le contraddizioni tra un movimento prevalentemente bianco e di classe media e le lotte e i bisogni delle donne nere e delle lavoratrici. Tensioni e contraddizioni che si ripresentano di nuovo tra il movimento femminista degli anni Sessanta e Settanta e le afroamericane.

La lezione principale di Angela Davis è quella di abbandonare l’idea di un soggetto “donna” omogeneo, nella convinzione che qualsiasi tentativo di liberazione, per essere realmente universalista, deve considerare la storia e la stratificazione delle esperienze e dei bisogni dei diversi soggetti in gioco. Un testo che offre prospettive cruciali per il rinnovamento profondo di teorie, linguaggi e obiettivi del movimento femminista, in una fase storica come quella odierna segnata da una presenza crescente di donne migranti in Italia e in Europa, e un sempre più allarmante ritorno del razzismo”.

Ne parleremo insieme a Giulio Calella, direttore generale della casa editrice Alegre, con il quale potremo confrontarci anche sul funzionamento del mercato editoriale del nostro Paese.

Buon voto, a mercoledì,

Pietro Gava, segretario LBC