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Floriana Coletta (LBC): “Case di quartiere responsabilizzano cittadinanza. Vogliamo crearne altre”

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Floriana Coletta

“Le case di quartiere rappresentano una parte molto importante della nostra comunità – spiega la Consigliera di Latina Bene Comune Floriana Coletta – fin dall’esperienza delle ‘Officine di Città’ (percorso laboratoriale che ha preceduto la nascita delle case di quartiere) e dalla stipula, nel 2021, dei patti di collaborazione che coinvolgono l’Amministrazione Comunale. Come riprova della centralità del tema, tra i progetti avviati mediante l’intercetto delle risorse del PNRR, c’è anche quello di investire sulle nostre case di quartiere”.

Nell’obiettivo di valorizzare il territorio mediante il coinvolgimento dei cittadini e delle cittadine, e di rendere realtà l’idea di una città diffusa, l’amministrazione di Latina sta lavorando per rendere sempre più operative le sue cinque case di quartiere (l’ex tipografia Il Gabbiano; l’ex scuola materna di Via Milazzo; l’ex Casa Cantoniera di Borgo Sabotino; il Centro sociale di Borgo Piave; l’ex-Cinema Enal di Latina Scalo). Luoghi dedicati alla comunità locale, in cui si promuovono attività culturali e servizi aperti alla cittadinanza. L’obiettivo trasversale è quello di stimolare nei residenti la conoscenza consapevole del proprio territorio e del suo livello di qualità della vita, in modo da suscitare il desiderio di innalzarlo. Un’attività che da una parte responsabilizza ed attiva la cittadinanza, che vede così accresciuto il senso d’appartenenza con il proprio quartiere. Dall’altra, poi, alimenta e favorisce il ponte tra territorio ed amministrazione.

“Il lavoro avviato nella precedente consiliatura – conclude Floriana Coletta – tramite l’Assessora alla Partecipazione Leggio ed al Consigliere Di Russo sta proseguendo con la delega che è stata trattenuta dal Sindaco Coletta. Bisogna proseguire con gli obiettivi preposti, tra cui c’è l’importante funzione di coordinamento trasversale tra le 5 case. Funzione attribuita, tra le altre, alla facilitazione dell’URBAN CENTER, che ha tra i propri compiti statutari proprio questa funzione di fungere da tramite tra cittadini e Amministrazione. La rete tra le 5 case è solo l’inizio: l’obiettivo è crearne altre per favorire l’estendersi di una cultura della partecipazione, dell’inclusione sociale, e della cura degli spazi”.