Domani a Latina è la Giornata del Buon Gioco. Una “tradizione” cara al capoluogo e all’amministrazione comunale che tanto si è spesa in questi anni per regolamentare il gioco lecito in città, con la collaborazione della Asl e degli operatori di questo settore commerciale, per la riduzione e il contrasto delle ludopatie. Un lavoro sinergico tra le due commissioni Politiche sociali e Attività produttive, che ha portato alla redazione del regolamento oggi vigente.
“Se la pandemia ha diminuito le capacità di spesa delle famiglie, le ha messe in difficoltà nel riuscire a soddisfare i loro bisogni e a volte della sicurezza di un lavoro, non ha purtroppo cancellato il dramma del gioco d’azzardo patologico. Le ristrettezze delle famiglie – spiega il consigliere Emanuele Di Russo, presidente della commissione Politiche sociali del Comune di Latina e candidato nella lista di Latina Bene Comune – le conoscono bene i nostri servizi sociali, che con assoluta dedizione si sono prodigati nella gestione dell’emergenza covid assistendo 1800 nuclei familiari con buoni spesa, pacchi alimentari e ogni tipo di sostegno economico e psicologico”.
La chiusura delle sale nel periodo del lockdown ha diminuito il gioco visibile e il ricorso ai SERD (servizi sanitari per le dipendenze), ma si è trattato di una condizione che ha reso solo più invisibili le persone in difficoltà, perché il gioco patologico non si è fermato: si è spostato sull’online e ha reso ancor meno evidenti le fragilità.
È qui che il lavoro di rete fa la sua parte: la sensibilità e le attenzioni dei familiari, degli amici più vicini al giocatore compulsivo, delle associazioni a sostegno, delle istituzioni e della sanità, il sostegno di tutti e tanti i soggetti preposti alla prevenzione e alla cura.
Sono gli aspetti che questa giornata ha lo scopo di ricordare, oltre a puntare un faro acceso su questo tema che non deve essere mai perso di vista.