Vederli seduti a fianco a quel tavolo, in conferenza stampa, Damiano Coletta, sindaco di Latina, e Pietro Gava, segretario di Latina Bene Comune, ha rappresentato il momento più alto e la perfetta sintesi di un’idea, che è nodo centrale di tutta questa straordinaria vicenda del movimento civico LBC: la Politica si è riappropriata del suo valore originario, attinge nuova linfa vitale con le radici che affondano nel terreno ricco e vivo del Civismo. La rivoluzione del normale passa da questo percorso, questa è l’istanza, la prima urgenza che ha condotto alla nascita del movimento, lo scollamento tra Politica e Civismo, la profonda crisi di valori sino alla nefasta contrapposizione degli stessi. LBC nasce come reazione a una politica che ha disconosciuto il Civismo, lo ha svuotato di significato, relegandolo, nella migliore delle ipotesi, al ruolo di comparsa, nella peggiore tacitandolo come si fa ad una voce fastidiosa, nell’incuranza di aver perduto progressivamente ed irresponsabilmente la rappresentanza ed il contatto con i cittadini. Da tempo questa città aveva perduto la partecipazione alla vita politica, quasi che delle sue sorti, del suo destino, non si potesse dire, incidere, condividere e progettare insieme da cittadini.
Ma oggi Damiano Coletta e Pietro Gava sono la sintesi, il legame indissolubile che lega buona Politica al Civismo puro, Latina Bene Comune è questo incredibile e rivoluzionario cambiamento, i suoi forum tematici, la partecipazione, il luogo della proposta, il dialogo costante e aperto con i cittadini. La sede del movimento è un luogo simbolo, il suo cancello aperto sulla città è inclusivo, la partecipazione reale, continua, un laboratorio di idee e di progetti, di ascolto e di senso dell’appartenenza ad una comunità stretta attorno a valori comuni.
“Non dobbiamo appiattirci sull’amministrazione con cui siamo interdipendenti, nei nostri organismi per es. anche i consiglieri comunali hanno nominato direttamente delle persone, questo non esiste in nessuna altra organizzazione perché non c’è uno scollamento, c’è un’interdipendenza – ha dichiarato Pietro Gava – LBC è il luogo della proposta, non ci sono però i citofoni degli amministratori, è il luogo del confronto, non ci sono yesman ma persone che si confrontano lealmente … “
Latina Bene Comune è attrattivo per gli altri Comuni, la sua rivoluzione è culturale, è nel modo di ripensare la Politica, è in questa interdipendenza tra Civismo e Politica, nell’arricchimento che lo scambio continuo determina, una risorsa sino ad ora “dimenticata”. Oggi il sindaco Coletta è stato invitato a Firenze, dopo essere stato invitato a Salerno e Roma, come egli stesso ci ha raccontato: “C’è molta aspettativa nei confronti dell’esperienza di Latina Bene Comune, molta attesa anche a livello nazionale, e a livello locale a Latina viene chiesto di esercitare il ruolo di capofila quale capoluogo di provincia su molti temi importanti, come per es. quello dell’acqua. Oggi ci viene riconosciuta una leadership”.
Il movimento si è ristrutturato con un nuovo Statuto, con nuovi organismi eletti, Consiglio Generale, Consiglio Direttivo, Segretario … la sua ricchezza sta nel grande rapporto con la base, attraverso i forum tematici e quindi il rapporto con il cittadino. Tutto questo ha risvegliato la partecipazione: il Civismo si è riappropriato della sua giusta collocazione nella Politica e la Politica trae la sua linfa dal Civismo. La Buona Politica deve nutrirsi continuamente di Civismo, la contrapposizione tra entrambi ha prodotto in questa città i gravi esisti negativi di questi ultimi anni, dei quali l’antipolitica è l’estrema conseguenza. Al contrario partecipazione e molto, moltissimo Civismo, sono l’antidoto alla mala-politica e all’antipolitica, sono gli anticorpi contro il malaffare e l’illegalità, sono la premessa alla crescita della città e dei suoi cittadini in direzione del Bene Comune.
Francesca Suale