Mi sono fatta molte domande su cosa significa “bene comune”..
Forse si potrebbe intendere una condivisione dei beni della comunità tra l’evangelico e il politico..
In questo caso la comunità è rappresentata da Latina città insieme ai borghi e al territorio che fanno parte di questo comune. Quindi si potrebbe immaginare che l’insieme delle persone che vivono e risiedono in questo territorio siano oggetto del nostro interesse e i beni da condividere sono tutte le ricchezze presenti in esso!
Al che susseguono altre domande: quali sono le ricchezze e come le vogliamo condividere?
E ancora: siamo consapevoli delle ricchezze esistenti e come vogliamo valorizzarle e preservarle e non sciuparle?
Oppure Latina Bene Comune vorrebbe significare cercare il bene comune?
Mi viene da dire che se dovessi investire sul nostro Comune e sul nostro territorio le prime cose a cui penserei sono il materiale umano presente “il Capitale UMANO” e la ricchezza e bellezza del territorio antropizzato e coltivato e quello ancora non antropizzato, quello che viene definito“ il Capitale NATURA”.
Partendo dal “Capitale UMANO” penso che ogni bambino che nasce sia un” Capitale Sociale” da condividere e sostenere.. un paese o una città dove non nascono bambini è un paese già finito! Considero una ricchezza straordinaria l’insieme degli elementi giovani e le energie giovanili, ma non solo, che compongono la nostra comunità! Di sicuro non li farei scappare per cercare altrove lavoro ed evoluzione.
Cosi sono una ricchezza da condividere le energie umane, le menti, tutti coloro che insegnano ai nostri figli, le eccellenze che esistono e che spesso sono costrette ad emigrare perchè qui non trovano spazio o consenso, tutti gli artisti nei vari campi, i bravi professionisti che esistono nonostante tutte le apparenze, tutti gli artigiani, tutti gli imprenditori onesti e comunque tutte le persone che in qualche modo trasmettono forza e rispetto per la vita e per il territorio..
Cosi ritengo una ricchezza inestimabile per il “Capitale NATURA” la bellezza e la percorribilità-fruibilità del territorio-paesaggio pensati come l’insieme delle aree verdi agricole e non, l’insieme di tutti i boschi e foreste, tutti i giardini pubblici o privati, tutti gli orti, tutti gli spazi verdi esistenti, tutti gli alberi presenti, tutti i sentieri, tutti i corsi d’acqua, naturali o costruiti dall’uomo come i canali, tutti i laghi, tutte le sorgenti, tutta la costa, tutto il mare, tutta la fauna presente in modo stabile e quella che trova rifugio nel nostro territorio durante le tappe di emigrazione.. il cielo che sta sopra di noi e le ricchezze della terra che stanno sotto di noi.
Penso che tutte queste cose rappresentano un tesoro inestimabile di ricchezza che va conosciuto, salvaguardato e valorzzato nella giusta misura magari con progetti che promuovano un turismo intelligente e rispettoso.
Il nostro territorio pur molto antropizzato conserva ancora luoghi di grande bellezza. Bisogna averne consapevolezza e fare in modo che questo tesoro possa essere conservato anche per quelli che verranno dopo di noi. Nello stesso tempo ci sono luoghi con contaminazioni e inquinamento inacettabili che andrebbero ribonificati e riqualificati..
All’interno di queste ricchezze umane e naturali esistono le attività e gli sviluppi del procedere come è giusto che sia.. dove sta la differenza?
La differenza la farà l’intelligenza e la consapevolezza del procedere attraverso programmi di ” sviluppo sostenibile “ parolina magica che ho messo a fuoco in questo periodo.
“ Lo sviluppo sostenibile è quello sviluppo che, offrendo servizi ambientali, sociali ed economici di base a tutti i membri di una comunità, porta ad un miglioramento della qualità della vita senza eccedere la capacità di carico degli ecosistemi naturali e senza compromettere le possibilità alle generazioni future di soddisfare i propri bisogni.” Davvero una bella sfida! La consapevolezza è un buon punto di partenza…
Loretta Angelina Isotton