“Il comportamento della maggioranza in aula ha dimostrato che a Latina le regole possono essere calpestate quando fa comodo. In particolare sulla questione bilancio, che è l’atto politico più importante di un’amministrazione, l’ascolto e il contributo delle opposizioni è un principio democratico imprescindibile. La notte più buia del nostro comune invece ha visto calpestati questi principi facendo valere la regola del più forte e di chi esercita il potere con arroganza e prepotenza”. Così Elettra Ortu La Barbera e Alessio Ciotti, segretaria e vicesegretario di Latina Bene Comune commentano quanto accaduto nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, convocata il 27 dicembre per l’approvazione del bilancio. “Una pagina tra le peggiori scritte in questa città, che lascerà inevitabilmente il segno – continuano i rappresentanti del movimento – e che si è consumata nel silenzio totale e imbarazzante della sindaca, che non ha saputo minimamente gestire la situazione dimostrandosi ininfluente se non addirittura artefice di quanto accaduto, ma che soprattutto, in aula, non ha saputo rappresentare tutta la cittadinanza. La segretaria comunale e il presidente del consiglio, che pure avrebbero dovuto vigilare sull’applicazione del regolamento, hanno indirizzato la maggioranza verso una palese violazione del regolamento stesso. Infine, non si può non sottolineare anche l’atteggiamento sprezzante di alcuni consiglieri, che hanno fatto presente come fosse inutile discutere gli emendamenti della minoranza perché tanto sarebbero stati tutti bocciati. Una cosa inaccettabile in un’aula consiliare”.
“Gli emendamenti proposti da Lbc come risultato del confronto aperto al Tavolo del territorio – spiegano ancora La Barbera e Ciotti – riguardavano la qualità della vita di alcune aree più periferiche, dai borghi a Latina Scalo, il miglioramento della mobilità, i centri anziani che sono stati abbandonati dall’amministrazione, i parchi giochi dei bambini e le piste ciclabili, le scuole e i patti di collaborazione. Di tutto questo nel bilancio approvato non c’è traccia, perché evidentemente per la maggioranza non sono temi importanti. Si è scelto di non dare voce alle istanze del territorio. E non è una questione di consenso elettorale, perché nel 2022 furono approvati emendamenti presentati dalla stessa sindaca e da altri consiglieri che allora erano all’opposizione. E la democrazia comprende anche la minoranza”.