“Un regolamento è opaco solo per chi non ha intenzione di osservarlo. I patti di collaborazione sono sicuramente migliorabili, ed è nostra intenzione fare tutto il possibile affinché questo avvenga con il contributo delle associazioni e della comunità di borgo Sabotino, eppure hanno dato organizzazione e struttura a chi vive e frequenta i luoghi e gli spazi della nostra città”. Così, in una nota, Latina Bene Comune.
“Latina nel cuore – proseguono – fatica a comprendere la filosofia che c’è dietro i patti di collaborazione. Questo perché hanno sempre avuto una cifra gestionale completamente diversa, che assegnava il patrimonio comunale in via diretta a questa o quella persona o associazione. Senza alcuna procedura pubblica e trasparente. Oggi invece siamo un modello virtuoso in termini di partecipazione, trasparenza e procedure pubbliche. Una macchina, finalmente limpida, costruita grazie al lavoro delle due amministrazioni Coletta. Quindi agli Assessori ed ai Consiglieri Comunali che ci hanno lavorato: il Sindaco Coletta, l’Assessora Cristina Leggio, la Presidente di Commissione Partecipazione Valeria Campagna, i delegati alle politiche per la partecipazione Emanuele Di Russo e Floriana Coletta. Nonché al lavoro di coordinamento di Paola Briganti. Senza dimenticare la collaborazione e la disponibilità dei detentori e delle detentrici dei patti, i quali compiono un lavoro prezioso e virtuoso per il bene della comunità”.