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LBC, “SU RIFIUTI CHIARA INVERSIONE DI TENDENZA RISPETTO AL PASSATO. ORA SI GUARDI AL PIANO INDUSTRIALE”

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“Assolutamente normale e corretto operare una ‘due diligence’. Ne facemmo varie anche noi nella passata amministrazione, con l’unica differenza che le facemmo internamente, grazie al lavoro dei dirigenti qualificati all’interno dell’ente e non spendendo ulteriori soldi pubblici. Ci auguriamo solo che questo non nasconda invece una sfiducia in tutto il percorso politico amministrativo dell’azienda speciale Abc”. Così i consiglieri del gruppo di Lbc Dario Bellini, Floriana Coletta, Damiano Coletta e Loretta Isotton, commentano le verifiche annunciate dall’amministrazione sull’azienda speciale, ricordando però alla nuova maggioranza che l’operato di Abc sta dando segnali più che positivi: 1 milione di euro in meno di conferimenti all’impianto di Rida Ambiente, 2 milioni di euro di materiali venduti, 15 milioni in più incassati in un solo anno.

“Sono dati – spiegano ancora i consiglieri – che dimostrano una chiara inversione di tendenza rispetto alla gestione passata. Ora il Pef aumenta non per le inefficienze dell’azienda speciale ma in massima parte perché l’ente non riesce a recuperare quando dovrebbe dal fondo crediti di dubbia esigibilità. Continuare a sparare su Abc è un grave errore della maggioranza, che non si rende conto che l’azienda rappresenta una risorsa per la città. Era già chiaro, come dimostrano i numeri, che il piano industriale dovesse essere aggiornato perché un piano elaborato quattro anni fa ha certamente bisogno di una revisione viste le contingenze di crisi nazionali e mondiali. Era chiaro anche che saremmo andati incontro a un aumento della Tari dovuto a un aumento dei costi, ma è stata una scelta del commissario caricare sui contribuenti il fondo crediti di dubbia esigibilità legato alla Tari. Se la politica non avesse abdicato al suo ruolo e se non si fosse scelta la strada del commissariamento per nove lunghi mesi quella proposta di piano industriale presentata da Abc sarebbe stata rivista dalla politica evitando ulteriori aggravi per i cittadini. Ora è necessario che la nuova amministrazione faccia la sua parte e si metta al lavoro, comunicando al più presto il metodo che intende utilizzare per chiudere la raccolta differenziata nel centro della città. E’ altrettanto necessario innalzare in questa fase delicata il controllo sul territorio attraverso l’entrata in funzione delle guardie ambientali”. Proprio su questo tema la consigliera Floriana Coletta ha discusso questa mattina il question time presentato chiedendo: quali problematiche hanno portato a questo considerevole ritardo nella partenza delle attività di controllo e sanzione delle Guardie ambientali in oggetto e quando saranno effettivamente operative le unità, con quali compiti, in che numero e quali zone andranno a coprire. “Per continuità amministrativa – spiega la consigliera Coletta – non era necessario rifare la conferenza dei servizi, così come non era necessario ripetere il corso e rimodulare i criteri. Tutto era stato predisposto dai dirigenti, pronto a partire. E anche le spese di rimborso carburante avrebbero potuto essere inserite in una variazione di bilancio. Ora apprendiamo che, per un problema legato alla gestione delle pratiche da parte della polizia locale, il servizio entrerà in funzione non prima di settembre. Ci auguriamo anche con il ruolo sanzionatorio accanto a quello di sensibilizzazione”.