Un consiglio ricco di interventi da parte di LBC sul tema della discarica “bocciata” dai tecnici a Borgo San Michele e, più in generale sul tema dei rifiuti e della pubblicizzazione del ciclo.
Il metodo che è stato utilizzato da questa amministrazione – sottolinea la maggioranza – è il segno della discontinuità rispetto alla modalità del passato: è stato un metodo rigoroso, scientifico, che si è basato su un parere tecnico che ha fornito elementi oggettivi che consentono al Comune di non rimanere nel campo delle ipotesi.
Una scelta fortemente voluta dal sindaco Damiano Coletta, che non ha proposto il sito come qualcuno voleva far credere, ma ha voluto una valutazione tecnica della zona indicata dalla Provincia per avere tutti gli elementi necessari a definire la fattibilità del sito. La relazione dei tecnici Amodio e Libralato ha consentito di sostanziare poi il pensiero che quella non fosse la zona più adatta per collocare un sito di stoccaggio per rifiuti inerti.
Non solo: l’amministrazione e il movimento di LBC non si sono tirati indietro dall’incontro e dal confronto con la popolazione locale, dando modo a tutti di esprimere le proprie perplessità, ascoltando e raccogliendo spunti.
Questo è per noi un esempio di come si governa un processo, anche delicato, che coinvolge una intera comunità: la generazione del conflitto – cavalcato da taluni a scopo politico – non dà mai beneficio. Per LBC il percorso seguito è stato quindi lineare: il confronto trasparente e con un approccio di metodo è quello che anche stavolta ha dato i suoi frutti.
Quando lo strumento tecnico viene utilizzato, è poi la politica che deve saper gestire i risultati e fare sintesi, tenendo presente tutte le variabili e gli interessi che inevitabilmente una valutazione tecnica non può considerare.
Il compito della politica è fare scelte consapevoli, basate anche sulla conoscenza dettagliata dei processi che si devono gestire, come in questo caso.
Le nostre scelte politiche sono sempre tese al bene comune, all’interesse pubblico e finalizzate al miglioramento della qualità della vita dei cittadini; sentiamo la responsabilità di tutelarne i diritti e ricordarne i doveri. Cerchiamo di fare scelte giuste e condivise.
Nel caso specifico, significa innanzitutto decidere la gestione del ciclo dei rifiuti, che sale a livello provinciale attraverso la collaborazione di tutti i comuni e la pubblicizzazione degli impianti.
Nella città di Latina abbiamo optato per il servizio pubblico: ABC è stata una scelta coraggiosa perché è stata una scelta di campo, in cui il pubblico è una risorsa e non un peso; con l’aggiunta di un valore simbolico importante che è quello dell’impegno per la comunità.
La minoranza di centrodestra ha deciso di non accettare il nostro emendamento alla propria mozione che metteva in luce aspetti non valorizzati, ed emersi nel dibattito: l’obiettivo era arrivare a votare un atto condiviso per il bene della città. Questo comportamento per noi ha significato strumentalizzare un tema su cui tutti siamo d’accordo e avremmo dovuto essere uniti. Un peccato che anche stavolta non abbia voluto cogliere questa opportunità.
La nostra proposta era quella di respingere l’ipotesi di un impianto di stoccaggio da ubicare in quel sito, trasmettendo alla Provincia di Latina, alla Regione Lazio e al Commissario ad acta indicato dal Ministero della Transizione ecologica, la relazione tecnica con le problematiche e le incompatibilità evidenziate. Avremmo voluto proseguire il percorso di programmazione e chiusura del ciclo dei rifiuti secondo quanto già concordato in sede provinciale e nella conferenza dei sindaci, richiamando tutti i territori coinvolti ad un comportamento efficace e responsabile.
Lo faremo ugualmente, con un’altra mozione nel prossimo consiglio, per ribadire il nostro No al sito di stoccaggio sulla Migliara 45: crediamo infatti nella necessità di affiancare e rafforzare il parere tecnico con un pronunciamento politico.
Consiglieri e Movimento LBC