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Nota dei consiglieri M. Aramini, N. Leotta e del segretario Lbc P. Gava su scuola di b.go Carso

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Premesso che la questione della statalizzazione di una scuola paritaria non rappresenti solo un fatto locale (Comune di Latina e B.go Carso) è bene  riportare la discussione su un piano di più ampio respiro al di là delle facili strumentalizzazioni da parte di tutti: genitori, personale della scuola paritaria, i cittadini  e i rappresentanti della politica.

Proviamo ad analizzare  quanto è successo in questi giorni sulla situazione specifica che si è venuta a verificare a B.go Carso ed inseriamolo in quella che sono le consolidate indicazioni sui processi didattici propri del mondo della scuola.

A) ASPETTI AMMINISTRATIVI GENERALI

1.La comunicazione della non disponibilità da parte della congregazione delle suore di poter continuare nel lavoro egregio  svolto da anni nel borgo, è arrivata al Comune il 28 dicembre 2016. Seppur  nel limite massimo del 31 Dicembre  previsto dalle vecchissime convezioni (del 20 febbraio1998) tale comunicazione è risultata  tardiva  rispetto alle  possibilità di soluzioni interne alla Curia ma anche riguardo le scadenze delle iscrizioni che peraltro quest’anno sono state anche anticipate al 6 febbraio 2017.

  1. La suddetta Congregazione si ritira e, come previsto dalla convenzione , questa ha valore solo fino alla fine dell’a.s. di riferimento.

3.Nel frattempo i tempi stringono per la sopravvivenza del plesso dell’Infanzia di Borgo Carso e assicurare così il servizio di istruzione alla comunità del Borgo. Il Comune avvia le procedure per la statalizzazione e la Regione Lazio, a sua volta, approva una variante al piano di dimensionamento il 31 gennaio 2017. Sulla carta la scuola c’è ed è istituzionalmente salva.

  1. il 26 gennaio 2017, durante il Consiglio Comunale arriva  una proposta, alquanto rumorosa e forse caldeggiata da qualcuno, di una ipotetica altra congregazione di suore in grado di gestire la scuola. L’odg presentato dall’opposizione  impegna il Sindaco a valutare la proposta di  una nuova congregazione .
  1. Il Sindaco mantiene l’impegno e resta sempre in continuo collegamento con il Vescovo che cerca una diversa congregazione ma che fino ad oggi non viene indicata in modo netto ed inequivocabile

B)ASPETTI ORGANIZZATIVO-DIDATTICI DELLA SCUOLA

Qui si intende ribadire l’importanza dell’aspetto pedagogico e culturale del nuovo modello organizzativo dell’ Istituto Comprensivo il cui valore è  rilevato ampiamente e ormai consolidato da una mole di documentazione proveniente non solo dal MIUR a partire dall’anno 2000 nel quale entra in vigore l’autonomia funzionale delle scuole.

1)Progettazione del percorso formativo orizzontale (con altri eventuali plessi dell’Infanzia dello stesso Comprensivo) e progettazione verticale dai 3 ai 14 anni anche sulla base di un curricolo verticale di Istituto: un progetto coerente con un impianto culturale comune e responsabilità condivise.

2)Presenza di una comunità professionale all’interno della quale ci si confronta in modo costruttivo coltivando l’attitudine al confronto come occasione di crescita professionale dei docenti

3)L’Istituto Comprensivo aiuta a costruire un linguaggio comune, un lessico più attento alle esigenze formativa dell’alunno/a

4)La presenza di numerosi organi collegiali (consigli di classe, collegi docenti, Consigli di Istituto) rafforzano i principi della partecipazione delle famiglie non solo all’interno della classe dei propri figli. Lo sguardo è sempre complessivo, alla comunità.

5)Il comunicare (fra tutti gli “attori” della scuola) diventa infatti occasione per presentarsi con autorevolezza e con un’identità istituzionale e professionale più sicura ed affidabile

6)Il tempo scuola della scuola dell’Infanzia può essere di 8 ore e non di 6 (o poco più) e prevede al presenza di 2 insegnati per classe (oltre al sostegno) che progettando insieme il percorso del piccolo allievo possono offrire un valore aggiunto non trascurabile.

DUNQUE LA SCUOLA C’E’ E POTRA’ VIVERE, COME TUTTE LE SCUOLE DEL MONDO, SOLO A SEGUITO DELLE ISCRIZIONI CHE RICEVERA’.

C)ASPETTI ECONOMICI SCUOLE

Questi aspetti, per un Comune alquanto in sofferenza come quello di Latina, non sono certamente secondari, visti anche i numerosissimi debiti fuori bilancio che quasi ogni settimana dobbiamo analizzare e deliberare nella triste commissione bilancio alla quale, il Collegio dei Revisori ha parlato di situazione anomala. Chi li pagherà questi debiti se non noi cittadini? Ma questa è un’altra questione..

In generale il Comune dispone di 6 insegnanti e 2 ausiliari assunti dall’Ente locale che costano (220.618,81 + 66.185,64 + 18.752,60) euro tra stipendi e oneri per un totale di 305.557,05 Euro.

Il personale religioso, formato da 9 insegnanti e 2 ausiliari costa (108.631,77 + 32.589,53 + 9.233,70 + 40.000,00 + 8.000,00) euro tra stipendi, oneri, vitto e oneri derivanti dalle convenzioni,  per un totale di 198.455,00 Euro.

Tutto il suddetto personale è però insufficiente per le richieste delle famiglie, pertanto annualmente il Comune emana un bando per insegnanti, ausiliari e altre figure come lo psicologo, psicopedagogista, logopedista, neuropsicomotricista. Nelle spese figurano 90.000 servizio supporto alle attività didattiche + 111.000 contributo alle materne non statali (ex legge 62/2000) + 38.000 contributo alle scuole materne non statali + 45.000 interventi vari + 1000€ per acquisto strumenti informatici + 50.000  per attività integrative, per un totale di 335.180,00 Euro, che sia la convenzione che il regolamento prevedono a carico delle famiglie (!).

Per un totale complessivo di 839.192,05 Euro. Va assolutamente precisato che tutte queste spese sono solo parzialmente ricoperte dal contributo della Stato che ammonta, nel 2016 a 242.000 Euro

La vicenda si è anche colorita di favole come quella degli immigrati che occuperebbero i locali del plesso, della mancanza di insegnanti di sostegno nella scuola dell’Infanzia statale, della collocazione dell’infanzia di B.go Carso in fantomatici spazi.

L’interesse della Giunta  e di tutto il movimento LBC  a favore della scuola come la più importante “agenzia” educativa dopo la famiglia, si è concretizzata anche nell’impegno verso la scuola primaria del Gionchetto e di Via Ezio entrambe in sofferenza di iscritti.

I consiglieri M. Aramini, N. Leotta e il segretario Lbc P. Gava