Il Parco naturale urbano del Canale delle Acque Medie diventerà realtà. È stata infatti approvata in consiglio comunale, nei giorni scorsi, la mozione promossa da Loretta Isotton con i consiglieri Gianni Rinaldi ed Emanuele Di Russo, per l’istituzione del parco al fine di valorizzare l’area recentemente recuperata grazie alla grande collaborazione tra amministrazione e cittadini: il parco è riemerso ed apparso in tutta la sua bellezza, a dispetto dell’ambiente poco vissuto e spesso malfamato che era.
Domani ci sarà la prima passeggiata dopo l’approvazione in Consiglio della mozione. L’appuntamento è quindi per giovedì 12 agosto alle 8:30 alla fine di Via Monte Lupone, nel quartiere di Gionchetto, dove inizia il sentiero. Alle 9:00 ci sarà anche il sindaco Damiano Coletta.
“Uno step alla volta impariamo a conoscere il territorio e a valorizzarlo – commenta la consigliera Isotton – L’istituzione di questo parco fluviale è un’operazione di riqualificazione urbana dalle lunghe prospettive, sostenuta dalle richieste dei cittadini e dalle molteplici associazioni che si aggiunge agli spazi già valorizzati come Piazza Ilaria Alpi, il Parco San Marco, il Parco Vasco da Gama, l’Oasi Verde Susetta Guerrini. Il Parco naturale urbano delle Acque Medie si inserisce in una visione di fruizione del territorio consapevole e rispettosa. Istituire questo parco significa proteggere di più le acque da sversamenti anomali, impedire abbandoni di rifiuti o materiali di risulta che spesso vi abbiamo trovato abbandonati.
Ora si deve passare alle fasi successive in cui verranno coinvolti gli altri enti che governano il territorio, consorzio di Bonifica, Provincia, Acqualatina, i Carabinieri Forestali della Biodiversità di Fogliano, la Regione e le associazioni che hanno sostenuto l’idea: l’associazione Pantanaccio, la Fattoria Didattica R.P. D, il maneggio Cristallo, Legambiente, Lipu, gli Alpini, I comitati di quartiere Latina Nord, il comitato territoriale Latina Est, Bici x Umanità. L’Urban Center è stato proposto come coordinatore per il progetto e per immaginare una perimetrazione dal ponte su Via del Saraceno al ponte su Via San Francesco, includendo quelle realtà più vicine al corso d’acqua che potrebbero partecipare come stakeholder”.