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Il Punto di LBC su Il Punto del martedì di ieri, 26 luglio

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In attesa dell’approvazione del nuovo statuto, l’attività di Latina Bene Comune continua. La sede di Corso della Repubblica è sempre frequentata da soci, amici, consiglieri per riunioni o semplicemente come luogo di incontro, confronto e condivisione di interessi comuni. In questa ottica gli “appuntamenti del martedì” che in campagna elettorale avevano scandito e accompagnato la crescita del movimento fino alla travolgente vittoria, ora continuano ovviamente con finalità diverse.

Il martedì è il momento delle comunicazioni del sindaco o degli assessori o consiglieri, l’occasione di mettere in cantiere eventuali iniziative, di progettarne altre, di sviluppare l’attività dei “tavoli di lavoro” che sono (quelli già avviati) e dovranno essere (quelli in gestazione) propositivi e di supporto all’azione della amministrazione comunale a guida Lbc.

E se poi, nel corso di questi incontri ci scappa un aperitivo, o un buffet di autofinanziamento, beh….. chi non beve con noi peste lo colga. Le sciocche battutine circolate sui social su queste iniziative lasciano il tempo che trovano e qualificano chi le ha fatte. Se i cittadini abbandonano i partiti tradizionali, se le loro sedi sono vuote e tristi ci sarà anche un motivo. La nostra sede è aperta e vitale e chiunque può vedere che non si tratta di un dopolavoro ma di un laboratorio di idee nel solco della continuità con i principi dello Statuto, che ci hanno portato a vincere le elezioni con una maggioranza mai così netta a Latina!.

E veniamo all’incontro di ieri, martedì 26 luglio. Il nostro Marino Sabatino ha introdotto i lavori ricordando l’assemblea di giovedì prossimo al Grassi per la discussione dello Statuto già pubblicato sul sito e sul quale i soci possono fare osservazioni ed eventualmente proposte di modifica. Una nota di servizio è stata lanciata da Marino proprio a proposito della “vitalità” della nostra sede, punto di incontro e di lavoro per gruppi e consiglieri. Per evitare ingorghi e sovrapposizioni, è bene prenotare la sede per garantirsi la svolgimento dell’evento.

Si è poi parlato di gruppi di lavoro in via di definizione, mentre è stata invece illustrata l’attività del gruppo Salute e Sanità che è già attivo.

“Un gruppo – si è detto – che è partito, sotto la diretta sollecitazione del sindaco, proprio in previsione della imminente emergenza estiva resa al limite del drammatico per le criticità del settore Sanità, strutturali e di personale oltre che organizzative”. Il lavoro del gruppo si sta indirizzando su diversi canali, finalizzati al miglioramento degli stili di vita dai giovani agli anziani, alla prevenzione attraverso vaccinazioni, screening e campagne informative, reperimento di dati epidemiologici aggiornati. fino alla “cura” e alla presa in carico del paziente, qualora dovesse servire. Tra le iniziative la attivazione di “filtri” come le Ucp (Unità Cure Primarie) o gli Ambu-fest, che con la collaborazione dei medici di base possono alleggerire il lavoro del Goretti

“La sanità laziale è romanocentrica e quella pontina, pur essendo una azienda virtuosa non usufruisce dei vantaggi che ne dovrebbero derivare. Nel senso che i risparmi non vengono poi reinvestiti sul territorio e sulle strutture locali che soffrono di gravissime carenze strutturali e di personale. Insomma c’è da fare e tanto. Il gruppo lavorerà su progetti specifici, definirà le priorità, valuterà fattibilità e sostenibilità dei progetti, individuerà gli indicatori di efficacia e lavorerà in modo intersettoriale e universale. L’obiettivo è quello di riallacciare la sanità al territorio e arrivare all’eccellenza delle prestazioni erogate.

Il sindaco, essendo medico da anni inserito nella struttura sanitaria, diventa in questo ambito un interlocutore privilegiato con la Regione, facendo anche valere le competenze che il primo cittadino ha

“Il gruppo sanità – ha detto coletta – è l’esempio di come si deve lavorare. E’ un laboratorio importante nel quale c’è competenza, partecipazione e condivisione delle proposte”. Venerdì ci sarà l’incontro, slittato di 24 ore, tra amministrazione comunale di Latina e assessori e referenti della sanità della Regione Lazio, con la quale Coletta ha avviato da subito un rapporto di collaborazione finalizzato ad avere quelle attenzioni e quelle risposte ai problemi che Latina merita e che non ha mai avuto

Più in generale il sindaco ha ribadito che non si può continuare a lavorare sulle emergenze che sono tante e a tappare buchi che inevitabilmente torneranno a riaprirsi. Bisogna guardare avanti e intervenire su qualcosa di strutturale, perché questa città ha un danno strutturale grave. “Non si possono pretendere risposte immediate a problemi che sono irrisolti da anni”. Prioritario è riorganizzare la macchina amministrativa e poi gradualmente intervenire sui diversi settori in modo efficace e definitivo.

Infine il sindaco ha parlato di Servizi Sociali, Acqualatina, Latina Ambiente. Tre settori chiave sui quali c’è il massimo impegno dell’Amministrazione per arrivare a soluzioni definitive nell’interesse della città e dei cittadini.

Servizi sociali, un’unica mega-gara che avrebbe avuto un unico vincitore è stata “spacchettata” in tre diverse gare con un consistente risparmio per le casse comunali; per l’acqua c’è l’intenzione di arrivare alla gestione pubblica e nel frattempo per la prima volta i sindaci si sono opposti all’aumento del 9% delle tariffe.

Infine i rifiuti, grande problema ereditato, sul quale si sta lavorando attivamente anche qui per trovare una soluzione definitiva dalla quale non può prescindere una raccolta differenziata sui livelli delle città più virtuose.

La serata si è chiusa con una interessantissima “lezione” di Simona Trabucco, su “Etica, legalità, gestione del rischio e controllo”. In realtà un vero e proprio viaggio, non così pesante come il titolo poteva lasciar pensare, tra i concetti di “etica”, “legalità”, “società verticali ed orizzontali”, e nei modelli di gestione aziendale che applicano nuove regole di legalità e trasparenza e sulla necessità che tali metodi siano al più presto adottati anche nella pubblica amministrazione, come peraltro già previsto dalla normativa”. E poi…. apericena.