I quartieri Q4 e Q5 avrebbero dovuto rappresentare modernità e sviluppo, il fiore all’occhiello di Latina, tra l’altro essendo anche dotati del parco “Oasi Verde” che con i suoi 7 ettari è il polmone verde più grande della città! Invece non sono stati messi in condizione di svilupparsi e realizzare di pari passo con la propria crescita demografica un adeguato livello di qualità della vita. Con le opere di urbanizzazione mai completate, senza servizi, luoghi di aggregazione socio culturali e infrastrutture sportive, sono stati spesso definiti “quartieri dormitorio”, proprio perché le potenzialità degli stessi sono rimaste inespresse nel quadro generale di degrado in cui versa tutta Latina.
Più volte su questi quartieri sono state tradite le aspettative dei cittadini, con promesse elettorali finalizzate ad una raccolta di voti da parte di questo o quel personaggio di turno, senza che ci fosse mai una vera progettazione e un impegno concreto.
Non dimentichiamo la vicenda del campo di calcio, promesso e subito abortito giacché non era neanche possibile la sua realizzazione su un terreno, in Q5, destinato ad edilizia scolastica.
Non dimentichiamo l’impegno profuso dai cittadini per la realizzazione di un Centro Civico Polifunzionale e le promesse e rassicurazioni da parte dell’amministrazione comunale, subito dopo smentite, tanto che il progetto venne lasciato morire nella assoluta passività, e con esso il finanziamento della Regione Lazio, nonostante fosse innegabile la sua validità.
Non dimentichiamo che al posto di queste opere utili ci è stata “regalata” a caro prezzo una orribile colata di cemento definita “fontana monumentale” che non ha mai funzionato bene e che neanche si reggeva strutturalmente, tanto che ha richiesto interventi di puntellamento per rimediare agli errori di progettazione.
Non dimentichiamo le promesse in tema di sicurezza, con una ipotetica caserma dei Carabinieri in Q5 sbandierata ai quattro venti a ridosso delle elezioni comunali, con tanto di sopralluoghi dei soliti personaggi, per poi scoprire che quella costruzione non era nemmeno nella disponibilità dell’amministrazione comunale ed era stata tutta una parata, uno spot elettorale, sul quale i soliti noti costruirono la propria immagine.
Non dimentichiamo che al posto della sicurezza ci venne concessa una brevissima permanenza di un piccolo distaccamento della Polizia Locale (peraltro aperto solo per poche ore e in determinati giorni) e dopo poco tempo chiuso definitivamente.
Ecco, siamo stati abituati a questa politica, la stessa delle cene e delle promesse di posti di lavori, la stessa che vende favori e ci ruba diritti. Probabilmente questa malapolitica gioca e si fa forte di una ipotetica memoria corta dei cittadini. Sarà il caso di non dimenticare tutti insieme allora, per poter finalmente scegliere responsabilmente quando andremo a votare.
Il cambiamento dipende da tutti noi: smettiamo di scegliere tra destra e sinistra, smettiamo di scegliere tra il peggio e il meno peggio… Andiamo tutti a votare per il cambiamento!
Salvatore Antoci
candidato Consigliere con la lista Latina Rinasce