Una grande mobilitazione a Latina per salvare l’isola pedonale. L’appuntamento è domenica 24 marzo alle 10 in Piazza del Popolo e a organizzarlo sono tutte le forze di opposizione che credono nel valore di uno spazio condiviso, nel rispetto dell’ambiente, nella salute e nella sostenibilità. La manifestazione “L’isola che non isola” è firmata infatti dalle forze politiche che siedono in consiglio comunale, Latina Bene Comune, Movimento 5 Stelle, Partito democratico, Per Latina 2032, ma anche da Azione, Europa Verde, Italia Viva, Latina Possibile, Partito socialista italiano, Rifondazione comunista, Sinistra italiana. Ed è aperta a cittadini, famiglie, bambini, giovani, scuole e associazioni che hanno a cuore il bene della città e vogliono far sentire la loro voce.
“Quando ci trova su un tema così importante e delicato – spiegano gli organizzatori – si riesce a fare comunità e a trovare l’unità politica, che è unità di visione e di principi che legano forze anche molto diverse fra loro. Ma questo è solo l’inizio di una mobilitazione più ampia, in vista del consiglio comunale di martedì e di un incontro già programmato per il 28 marzo che punterà sull’ascolto della città e sull’elaborazione di proposte. Oggi più che mai questa azione si rende necessaria, visto che apprendiamo dalla stampa che, senza alcun confronto, la maggioranza ha intenzione non solo di riaprire una parte del centro alle auto eliminando una parte della pista ciclabile, ma di cancellare completamente l’intero anello ciclabile del centro storico rischiando di trasformare il cuore di Latina in un parcheggio. Una scelta scellerata e anacronistica, in totale controtendenza rispetto a quanto avviene nel resto dell’Europa e in aperto contrasto con le previsioni del Pums. Ci chiediamo quale sia il disegno dell’attuale amministrazione, quale la strategia per le politiche di mobilità sostenibile, quale visione per la crescita della città, quali siano le risposte che intende dare alle famiglie e ai bambini che meritano spazi vivibili e sicuri e una cultura basata sul rispetto dell’ambiente. Una scelta contraria alle direttive comunitarie che ci danneggerà non solo per i soldi pubblici di recente spesi per la sua ristrutturazione ma perché, a cascata, perderemo altri fondi che arrivano alle città che investono su questi temi”.
“Il centro storico – scrivono le forze politiche – deve rimanere area pedonale, deve essere rigenerato rispettando l’ambiente e la salute. Deve diventare spazio libero, sicuro, salubre, attrattivo per tutte e tutti. L’isola pedonale costruisce una comunità. Per questo invitiamo associazioni, cittadine e cittadini a partecipare e a far sentire la loro voce. Non si tratta infatti solo di un’iniziativa ‘contro’ la decisione dell’amministrazione comunale, ma di una mobilitazione che punta a riaffermare il valore dell’isola pedonale per il benessere dei cittadini e la vivibilità di un territorio ma anche a delineare l’isola pedonale che la città vuole, attraverso un percorso di confronto e approfondimento su vari aspetti, dall’ambiente alla salute fino all’architettura”.