“Oltre un milione e mezzo di persone in Italia è costretta a rinunciare alle cure per ragioni economiche, pari al 6,3% delle famiglie del Paese. L’impoverimento della popolazione per l’accesso ai servizi sanitari è evidenziato dalle percentuali drammatiche emerse di recente dal rapporto elaborato dal Centro per la ricerca economica applicato alla sanità. Sono dati da cui partire per avviare una seria riflessione sull’andamento della sanità anche sul territorio provinciale, che continua a soffrire di carenze ormai croniche: dalle liste d’attesa, alla mancanza di un’efficiente ed equa medicina territoriale fino al problema del sovraffollamento dei pronto soccorso”. E’ l’analisi della segretaria del movimento Latina Bene Comune, Elettra Ortu La Barbera, che fa il punto sul tema anche alla luce delle recenti notizie stampa che indicano ancora una sofferenza importante del pronto soccorso dell’ospedale Goretti di Latina.
“Quello che sta accadendo ormai da tempo, unito ai risultati delle analisi sulla sanità al livello nazionale, rappresenta un grido di allarme che va ascoltato e sul quale occorre intervenire in tempi rapidi – continua Ortu La Barbera – La difficoltà di accesso alle cure, le liste d’attesa sempre più lunghe nella sanità pubblica, la carenza di personale e i problemi legati al reperimento di nuove risorse, la mancanza di una rete sanitaria efficiente e moderna in grado di dare risposte ai bisogni di salute di tutta la popolazione, non sono più sostenibili. A farne le spese sono, come sappiamo, le fasce più fragili. Le politiche sanitarie devono dunque tornare al centro dell’agenda politica degli organi di governo. Chiediamo dunque, come movimento, che il Comune utilizzi lo strumento della Conferenza dei sindaci e la filiera di governo affinché si intervenga in modo urgente sulla sanità di prossimità”.
A questo proposito i consiglieri di comunali di Lbc, Dario Bellini, Damiano Coletta, Floriana Coletta e Loretta Isotton, hanno chiesto ufficialmente la convocazione di una seduta della commissione Pnrr alla presidente Serena Baccini per fare il punto sul progetto delle case di comunità da realizzare proprio con i fondi del Pnrr.
“Se non si accelera su questo progetto difficilmente potremo uscire da questa situazione – spiegano i consiglieri comunali del gruppo – La case di comunità sono strutture che rappresentano uno strumento di inclusione sociale a tutela dei diritti delle persone più vulnerabili e un elemento cruciale per la costruzione di una vera sanità di prossimità che contribuirebbe a ridurre la pressione sui pronto soccorso. Riteniamo sia fondamentale in questa fase rassicurare la cittadinanza che la progettazione e l’implementazione di queste strutture avvenga rapidamente, in modo partecipativo e trasparente coinvolgendo attivamente anche la comunità locale”.