Sei mesi di amministrazione, di nuova amministrazione, raccontati in poco meno di mezz’ora davanti alla platea del Grassi, un luogo ormai simbolo di Latina Bene Comune. Damiano Coletta, il sindaco di Latina, il “capitano” per il popolo di Lbc, parla agli iscritti e anche ai cittadini che hanno voluto essere presenti a questo “speciale” appuntamento del martedì.
“Siamo arrivati al punto in cui pochi pensavano si potesse arrivare” esordisce Coletta. Sei mesi sono ancora pochi perché si possano trarre bilanci, i bilanci si fanno alla fine, ma il sindaco è sicuro di aver imboccato la strada giusta. Una strada davvero difficile, considerando la situazione di partenza. “Avevamo messo nella scelta dei nostri programmi il percorso di legalità – dice il sindaco – e ci siamo subito resi conto che la macchina amministrativa era abituata a ragionare con linee di indirizzo che non miravano al bene della città. Abbiamo subito verificato che tanti contratti, tante concessioni sembravano sospette e abbiamo voluto andare a fondo”.
E la realtà è andata ben oltre l’immaginazione.
“La piscina – ha detto Coletta – La piscina è un po’ il simbolo del pregresso, di ciò che è stato. Fai una indagine retrospettiva, acquisisci documenti e tanti non si trovano. Un affare, quello della piscina, che ha distolto tanti soldi alla collettività, almeno 200 mila euro che il Comune ha pagato e che non doveva pagare. E allora ti trovi di fronte a un bivio: tirare avanti cercando di recuperare il recuperabile, cercando di aggiustare le cose per non bloccare tutta una serie di attività sportive e sociali che ruotano intorno alla piscina, oppure fare la scelta impopolare ma che punta dritta verso una soluzione di legalità. Ho scelto la seconda, abbiamo scelto la seconda, ben sapendo che avremmo creato disagi. Ho incontrato i genitori dei ragazzi delle scuole di nuoto, i dirigenti delle società sportive, ho spiegato la situazione loro e hanno capito e questo mi dà la certezza che abbiamo fatto la scelta giusta”.
Ma la piscina è stato solo il primo scoglio. Altre erano le insidie in agguato, anzi in attesa, perché quei nodi lì non si sciolgono mica da soli.
“Il sistema Latina. – aggiunge Coletta – giorno dopo giorno, più andavamo avanti più cercavamo di capire ed emergeva quello che abbiamo chiamato Sistema Latina. Nelle partecipate il Comune ha il 51% ma le decisioni le prendono i privati. Il Comune non conta niente. Metro, Cimitero, Piscina, Teatro, Società Logistica Merci…. soldi, soldi e soldi sottratti alla collettività…. Ho visto davvero tanto di fraudolento, ma noi dovevamo andare avanti, dare risposte ai cittadini, affrontare anche la quotidianità, impostare una progettualità”.
E prima di parlare del futuro lo sfogo: “Dall’inchiesta Olimpia, al di là dell’aspetto giudiziario sui quali magistratura e investigatori sono ancora al lavoro, e trarranno le loro conclusioni, lasciatemi dire – afferma Coletta – che emerge un dato. Tutto ciò che abbiamo sentito nelle intercettazioni registrate tra i vari protagonisti è semplicemente vergognoso e penso che ristabilire il senso della vergogna non sarebbe sbagliato”.
E si passa alla macchina amministrativa. “Ci troviamo – ha spiegato il sindaco – con un organico sottodimensionato di circa 300 unità. Ora stiamo scrivendo i regolamenti per i vari settori. Qualcuno c’era ma non veniva applicato o applicato male, altri non c’erano proprio. Così non poteva continuare. Laddove esistono le regole e si fanno rispettare, l’amministrazione può essere imparziale, può opporre la certezza dei diritti alla politica dei favori. Con le regole si può ricominciare ad alzare la testa, senza regole si aprono varchi per le infiltrazioni mafiose. E qui siamo andati oltre le infiltrazioni, qui c’erano presenze con tanto di nomi e cognomi: i Di Silvio, i Casamonica. Tanto per essere chiari e l’operazione Don’t Touch ha fatto un po’ di pulizia”.
“I dipendenti hanno capito che questa Amministrazione ha tracciato una linea dritta sulla quale procedere e si stanno adeguando”
Il sindaco ha spostato poi l’attenzione su un altro aspetto importante. E’ stato eletto da una maggioranza di cittadini che gli hanno dato fiducia e che ora meritano risposte. “Stiamo procedendo nella massima trasparenza. Abbiamo commesso qualche “cazzatina” per inesperienza in avvio ma abbiamo recuperato. Da subito ho voluto parlare con un video ai cittadini per far sapere cosa stiamo facendo. Inoltre incontro settimanalmente i cittadini. Devo dire che c’è tanta disperazione in giro, tante situazioni alle quali vorresti dare soluzioni ma che non puoi. Stiamo potenziando i servizi sociali e l’assessore sta facendo un buon lavoro improntato alla massima attenzione verso le persone e i loro diritti”.
E ancora: “Abbiamo sempre detto che Latina è una, che non ci sono centro e borghi e per questo facciamo continui incontri. Sono sorti comitati spontanei nei borghi con i quali ci relazioniamo. Loro stilano un elenco di priorità e noi cercheremo di fare il possibile per risolvere i problemi più urgenti”.
“Devo dire – ha detto con orgoglio il sindaco – che sento tanto sostegno, che i cittadini sono con noi. Ma c’è da fare davvero tanto e con Paola Briganti cerchiamo di stilare le priorità, di pianificare gli interventi partendo dal fatto che non ci sono soldi. Per il decoro urbano cerchiamo di coinvolgere gli sponsor che si prendano cura di un giardino di un’area. Piazza del Popolo, i giardini, i quartieri Q4 e Q5. Ma dopo gli interventi bisogna pensare alla manutenzione, altrimenti in breve si torna al punto di partenza. Ma i soldi non ci sono e nelle manutenzioni abbiamo messo le poche risorse che abbiamo a disposizione. Le scuole sono al vertice delle nostre attenzioni. Caldaie rotte e aule al freddo, interventi strutturali… l’elenco è lungo”.
Ma in mezzo a tante difficoltà si comincia a vedere qualcosa di buono e di positivo, frutto del lavoro che la Giunta sta facendo. “Abbiamo partecipato a tanti bandi e cominciamo ad ottenere risultati – afferma con orgoglio il sindaco Coletta – Arrivano le prime vittorie, per le biblioteche, 580 mila euro, per efficientamento energetico 700.000. E anche se non c’è l’ufficialità voglio dire quei che ci risulta di aver vinto il bando per la riqualificazione delle periferie con un progetto dell’assessore Cristina Leggio che è stato segnalato tra i migliori. E sono tanti soldi, circa 18 milioni che utilizzeremo soprattutto per la Marina”.
Tornando alle note dolenti ma che purtroppo restano segnate in rosso sull’agenda del sindaco, ecco il problema rifiuti dove il fallimento pilotato della Latina Ambiente ha creato difficoltà procedurali per la costituzione di una nuova società municipalizzata e Acqualatina nella quale il cambio di amministrazione nel capoluogo “ha creato uno sconvolgimento” ha detto Coletta, ma anche in questo caso c’è un contratto sbilanciato e “stiamo verificando la percorribilità di alcune strade per cambiare nell’interesse dei cittadini”
Infine il movimento, Lbc, il vero motore di tutta questa operazione. Latina Bene Comune – ha detto Coletta – dopo le elezioni ha avuto come era fisiologico un rallentamento ma ora si è ristrutturato, si è dato un vertice, ha organizzato gruppi di lavoro che stanno funzionando.
E per concludere il sindaco ha voluto sottolineare il rapporto creato con la Regione. “Si lavora in sintonia – ha detto – con la consapevolezza che c’è un reciproco interesse a far funzionare le cose e a raggiungere traguardi. Noi non dobbiamo pagare cambiali a nessuno e questo ci dà la forza di tirare dritti. Ci siamo messi su una strada diversa, una strada di legalità. Il cittadino che partecipa, il cittadino che si informa è un cittadino libero e questo è il tesoro che dobbiamo difendere. Latina è tornata ad essere una città libera!”.