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Teatro, Lbc: “Un bene di tutti, sia primo passo per Latina capitale della cultura”

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“C’è grande emozione in vista di un giorno che suggella un percorso lungo, faticoso, fatto di scelte difficili ed impopolari. Ma comunque un percorso che ha portato ad un risultato storico per la città di Latina: un teatro aperto, funzionale, e per la prima volta attento a tutti gli standard di sicurezza. Il ringraziamento va a tutte e tutti coloro che, in Lbc, hanno profuso lavoro e competenza affinché si arrivasse a questo momento: il Sindaco Coletta, l’Assessore Emilio Ranieri, i Consiglieri e le Consigliere delle due consiliature. Un ringraziamento che si estende anche agli altri Assessori competenti e agli altri gruppi consiliari di maggioranza. Nonché a chi ha lavorato negli uffici di riferimento”. Così, in una nota, Latina Bene Comune in vista della prima al teatro D’Annunzio.


“Abbiamo sempre inteso il teatro come un bene comune – proseguono – uno spazio della cultura che appartiene a tutte e tutti. Motivo per cui avremmo voluto che, almeno inizialmente, fosse aperto e fruibile. Ci è dispiaciuto pertanto, pur comprendendo le difficoltà organizzative e tempistiche, che la modalità di distribuzione dei biglietti abbia ristretto molto la partecipazione e tagliato fuori fette importanti della nostra comunità”.


“Auspichiamo – aggiungono – che il 2023 possa essere l’anno del rilancio per il nostro teatro. Non solo attraverso la messa in piedi di una grande rassegna di spettacoli ma anche, e soprattutto, nell’orizzonte da noi tratteggiato di un teatro D’Annunzio quale fulcro della vita culturale di Latina. Messo in connessione con gli altri spazi della città ed attrattore delle eccellenze teatrali nazionali ed internazionali e, nello stesso tempo, quelle del nostro territorio: dalle associazioni culturali alle compagnie teatrali. Bisogna ascoltare il grande fermento artistico che c’è in città ed accogliere, a braccia aperte, tutti gli operatori della cultura che vorranno dare il loro prezioso contributo. Il D’Annunzio può diventare, davvero, un luogo di proposta e di produzione culturale”.


“Abbiamo vinto le elezioni comunali nel 2021 con una promessa tra le altre: rendere Latina città della cultura in vista del centenario e la riapertura del teatro, che arriva nel giorno del novantesimo della nostra città, è un passo indispensabile. Un passo che la prossima amministrazione comunale – concludono – dovrà mettere a sistema con le altre sfide che abbiamo dinanzi: la riattivazione del Palazzo della Cultura e, quindi, del Teatro Cafaro e del Teatro dei Mille. Poi la Biblioteca, la Banca d’Italia, il garage Ruspi e la Casa della Musica”.