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TRANSAZIONE LATINA AMBIENTE, COLETTA: “UNA PRECISA RESPONSABILITA’ POLITICA DEL CENTRODESTRA”

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“La transazione di 6 milioni di euro nei riguardi di Latina Ambiente che viene oggi celebrata come un atto politico amministrativo positivo non è altro che l’ennesimo tassello del fallimento politico del centrodestra nei suoi 20 anni di amministrazione. Latina Ambiente, che ha gestito per anni la raccolta dei rifiuti e che è andata in bancarotta, è espressione di una evidente mala gestione di cui qualcuno deve prendersi la responsabilità. Una mala gestione che inizia con la famosa delibera del 30 maggio 2006, che decretò il passaggio da Tarsu alla Tia con la riscossione in capo alla Latina Ambiente. Da quel momento in poi non c’è stato più il controllo dell’amministrazione. E questa è una precisa responsabilità politica”. E’ l’intervento dell’ex sindaco Damiano Coletta, pronunciato oggi in aula consiliare durante la discussione sulla transazione da 6 milioni con la società Latina Ambiente. 
“A noi si attribuisce la responsabilità di non aver evitato quel fallimento – continua Coletta – Ma quando ci siamo insediati c’erano 30 milioni di euro di esposizione debitoria e quando il perito del tribunale venne a chiedere agli uffici se i crediti che Latina Ambiente esigeva fossero legittimi, la risposta fu che non c’era chiarezza né documentazione e che non potevano essere riconosciuti. Cosa avremmo dovuto fare? Nel corso degli anni abbiamo poi valutato la transazione, ma seguito anche un percorso giuridico”.
“La situazione attuale, in cui si vota appunto questa transazione milionaria, ci sembra quanto meno inopportuna – conclude – Due membri dello staff della sindaca sono direttamente coinvolti in questa situazione giudiziaria mentre l’ex curatore fallimentare di Latina Ambiente è presidente del Cda di Abc. E oggi ci troviamo a discutere di 6 milioni da togliere alle tasche dei cittadini, senza neppure aver avuto chiarezza e supporto in aula dalla parte legale”.