Il giorno 11 maggio 2017 viene convocata la Commissione Trasparenza con il seguente ordine del giorno: “ritardi interventi manutentivi verde urbano”.
Non ci vuole molto per capire che quell’ordine del giorno si trova nel posto sbagliato, infatti la parola “ritardo” identifica un problema di natura politica e non prettamente amministrativo, che è lecito, anzi fortemente auspicabile si discuta in una Commissione Trasparenza. Uso il termine “discuta” e non si “indaghi” per sottolineare e rimarcare che questa PARTICOLARE Commissione non è un organo di indagine poliziesca ma un organo di verifica che i dettami delle leggi sulla trasparenza siano garantiti.
Diversamente, più giusto e soprattutto più chiaro, sarebbe stato “analisi degli atti del bando di gara per la manutenzione del verde” (al cui interno c’è lo ” sfalcio” dell’erba) con allegati gli atti che a TUTTI avrebbe fatto piacere leggere e analizzare.
Non si tratta di parole o di forma, ma di sostanza, perché questo avrebbe significato che in Commissione sarebbero arrivati documenti e non chiacchiere su cui chiacchierare.
Da qui si evince con evidenza che la “casa giusta” per questa tipologia di argomentazione sarebbe stato il Question Time, dove l’Assessore di turno risponde politicamente delle problematiche sollevate (eventualmente causate da chi lavora nel suo assessorato). Ed è questo che abbiamo voluto sottolineare tutti noi consiglieri di maggioranza della commissione trasparenza, disertando la convocazione, che peraltro era stata fissata in un giorno diverso da quanto previsto dal calendario, senza avere concordato niente con alcuno.
Per tutti i sovraesposti motivi è palesemente assurdo pensare che questo sia stato un gesto per eludere di parlare del problema in questione, ANZI!! E’ esattamente il contrario. Vogliamo più trasparenza! E visto che il Presidente stesso, attraverso gli organi di stampa, fa sapere che la riconvocherà, speriamo che questa volta si procuri materiale documentale da allegare e analizzare.
E’ dall’inizio della consiliatura che ci si interroga sul ruolo di questa “speciale” commissione e sull’opportunità di redigere o meno un regolamento ad hoc per la stessa, ma complessivamente abbiamo capito che si tratta di una commissione che funziona come le altre con la differenza che, per tutelare la minoranza, ha un Presidente dell’opposizione (art 44 del TUEL). E’ questo l’unico strumento di tutela della minoranza previsto dalla legge. E così è stato nella precedente consiliatura dove la presidenza è stata affidata ad un esponente del PD, unico gruppo di opposizione. Oggi che i gruppi di minoranza sono diversi e probabilmente assisteremo ad una rotazione.
Noi di Latina Bene Comune auspichiamo che una Commissione, così importante e delicata, abbia il ruolo dovuto e che anche a noi della maggioranza non sia negato proporre ordini del giorno da discutere. Io ad esempio ho più e più volte richiesto di approfondire vari punti sull’anticorruzione ma sono rimasta quasi inascoltata ( o ascoltata con difficoltà).
Comunque i punti messi in rilievo sono stati essenzialmente 2.
- ESISTENZA DI UN ASSESSORE ALLA TRASPARENZA Diversamente dagli anni precedenti esiste un Assessore alla trasparenza, il Vice Sindaco Paola Briganti ma, nonostante l’attuale regolamento delle commissioni (art 8) preveda che nelle convocazioni venga in qualche modo “sentito” l’assessore” di riferimento, la Presidente non ha manifestato la volontà di usufruire di tale opportunità. Forse la Presidente della commissione è “partita” convinta che l’assessore non apprezzasse la partecipazione a discussioni che potessero riguardare il proprio mandato (ad es. problematiche anticorruzione, iniziative per la legalità) così come avviene per tutte le altre commissioni. Ci sono volute continue raccomandazioni (proteste) da parte dei consiglieri della maggioranza per farle capire questo concetto.
- CURVATURA SULLA TRASPARENZA nelle discussioni. La trasparenza afferisce ad atti dei quali si può fare anche richiesta di accesso o semplice ricerca sull’albo pretorio e ci si aspetta che la Commissione discuta nel merito di questi atti al fine di verificare se sussistano o meno condizioni di trasparenza. Quindi si parla di una funzione importante! Pertanto ci si aspetta che si richiedano atti (quando possibile), si alleghino alla convocazione e si condividano con tutti i commissari poiché TUTTI, ANCHE NOI DELLA MAGGIORANZA, SIAMO FELICI CHE VI SIA UN PRESIDENTE CHE PORTI IN DISCUSSIONE DOCUMENTI.
CONCLUSIONE
La commissione Trasparenza è molto particolare. data la sua grande trasversalità, i possibili contenuti da discutere afferiscono a vari assessorati, ma di assessori espressamente invitati a conferire (diversi dalla Briganti) neanche l’ombra. Inoltre di circa 28 convocazioni della commissione MAI un documento allegato!
E’ questa la trasparenza?
Inoltre correttezza vorrebbe anche che si concordasse la data col Dirigente (di cui si chiede la presenza) al fine di metterlo in condizioni di poter sicuramente partecipare ed evitare spiacevoli situazioni che si sono verificate. Sempre data la particolarità della commissione, sarebbe opportuno che l’assessore interessato sia sempre messo a conoscenza della riunione e questo non certo per mettere bavagli ma per amplificare l’analisi delle questioni in discussione (di questo aspetto se ne discuterà anche nella Commissione Affari Istituzionali che dovrà rivedere il regolamento delle Commissioni).
PER GIUNTA la commissione si tiene in un giorno DI GIUNTA! In cui gli assessori sono tutti presenti e disponibili. Disconoscere il ruolo dell’assessore non è stato mai fatto neanche nella commissione trasparenza della giunta Di Giorgi. E’ capitato infatti che l’invitato non abbia partecipato perché non avvisato per tempo. Stiamo parlando di semplice CORRETTEZZA ISTITUZIONALE. Tutti i commissari hanno eletto il Presidente e tutti si aspettano da questa figura un conseguente comportamento di correttezza., minoranza e maggioranza.
Il fatto è che noi vogliamo realmente andare a fondo ai tanti problemi di questo Comune e capire anche insieme alla minoranza se sussistano o no problematiche poco chiare, quindi non trasparenti, da porre all’attenzione dei nostri concittadini e non ci soddisferà mai una mera intervista al Dirigente di turno.
Siamo contro qualunque superficialità e “l’enorme gravità” di cui parlerebbe la Presidente Zuliani sulla stampa è per noi una commissione trasparenza che di fatto non promuove la trasparenza.
Noi vogliamo un reale approfondimento e non demagogica strumentalizzazione
Marina Aramini, consigliere LBC